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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ripresa campionato, i medici di Serie C: "Protocollo sanitario di difficile applicazione"

I dottori delle varie squadre di Lega Pro, durante la videoconferenza con il presidente Ghirelli, hanno rilevato "la difficoltà di accedere ad un numero elevato di tamponi, che allo stato attuale non sono disponibili nemmeno per i cittadini"

Si aspettava una svolta per il 4 maggio anche nel mondo del calcio, ma così non è stato. Se i dubbi erano già numerosi prima del nuovo decreto, adesso riprendere a giocare sembra sempre più utopico. La Serie A continuerà a lottare con il Governo per far trasformare lo spiraglio in opportunità e concludere il campionato, ma la Serie C va nella chiara direzione di terminare anticipatamente la stagione. 

L'impossibilità di scendere in campo per la Lega Pro viene alimentata ulteriormente dall'esito dell'incontro tra il presidente Ghirelli e i medici sociali delle varie squadre. I dottori hanno fatto emergere dalla videoconferenza che "il protocollo sanitario redatto dalla commissione medico-scientifica della FIGC è di difficile applicazione per i Club di Serie C e lascia ancora troppe domande aperte." Tradotto: tornare in campo sembra un'ipotesi inverosimile.

La Lega Pro, nel comunicato appena reso noto, fa sapere che lo stesso protocollo medico sanitario "è stato valutato dai medici sociali di Serie C rispetto a diversi parametri: la fattibilità tecnico-scientifica, giuridica, ed economica oltre che la fattibilità di applicazione a seconda del territorio di riferimento. 

Rispetto al primo parametro - si legge - i medici hanno sottolineato la difficoltà di accedere ad un numero elevato di tamponi, che allo stato attuale non sono disponibili nemmeno per i cittadini. Inoltre, i medici prestano servizio sul territorio e, soprattutto nelle zone maggiormente colpite dal coronavirus, sarebbe altamente rischioso entrare in contatto sia con i calciatori che con i propri pazienti. Si rischierebbe di diffondere il virus.

Il protocollo apre - continua il comunicato - una serie di questioni che attengono le diverse responsabilità, civili e penali, che si dovessero prefigurare nel caso di contagio. Oltre ai tesserati, numerose altre figure sono coinvolte nella ripresa del campionato e non è immaginabile che i medici si assumano responsabilità per tutti. Il protocollo, infine, perché sia messo in atto da un punto di vista organizzativo e gestionale, richiede risorse economiche che è necessario quantificare."

Le parole di Ghirelli

reggina-ternana ghirelli presidente 01-2La riunione con i medici ha sicuramente chiarito ancor di più la generale situazione della Serie C. Dopo il punto con i dottori, il presidente di Lega Pro (nella foto) ha desiderato ringraziare gli esperti partecipanti per "il fondamentale contributo che hanno dato al tavolo, oltre che per il lavoro straordinario che stanno facendo in prima linea sul territorio.

Riporterò all’attenzione della Figc, che ha lavorato duramente e positivamente sul protocollo sanitario, le osservazioni condivise e mi farò portavoce perché la figura del medico sociale venga riconosciuta come centrale nel calcio. E’ una figura - conclude Ghirelli - fondamentale e, pertanto, va inquadrata”. 

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