rotate-mobile
Sport Centro / Via Giunchi

Il Windsurf ci spera: “Lido in gestione sarebbe grande opportunità”

Il presidente del Windsurf dello Stretto Roberto Raffa interviene a ReggioToday per una panoramica sulla sua realtà sportiva. “Stiamo cercando di riportare il mondiale a Reggio fra due anni”, rivela

Reggio Calabria è una città in grado di vantare numerose realtà sportive. Quei punti di riferimento che formano giovani ragazzi, costruiscono storie indimenticabili e danno un grosso contribuito a migliorare la vita quotidiana, scandendo le giornate con i loro allenamenti, competizioni o semplicemente momenti di aggregazione sotto il nome di un’attività fisica, ma che che vogliono dire molto di più di un semplice gioco. 

Si tratta di vere e proprie fucine di valori, prima che di talenti. Un pò come il Windsurf dello Stretto, realtà consolidata sul territorio con sede al Lido comunale. Il club del presidente Roberto Raffa coniuga alla perfezione tutte le caratteristiche che una fucina di valori reggina dovrebbe avere. Quei tratti distintivi che vanno dall’organizzazione di competizioni prestigiose, alla partecipazione a tornei di valore con vittorie annesse, le difficoltà strutturali che non mancano mai come rovescio della medaglia e il saper educare giovani dando loro anche opportunità. Facile a dirsi, meno a farsi. Ci vuole lavoro, attitudine e passione, soprattutto passione. Roberto Raffa-2Quella che trasmette lo stesso Raffa (in foto a destra da profilo Facebook) a sentirlo parlare e che noi di ReggioToday abbiamo deciso di intervistare per una panoramica sul suggestivo mondo del windsurf declinato su Reggio Calabria. 

Quali sono i vostri principali impegni considerando il periodo estivo?

“Lavoriamo molto con la scuola di windsurf e vela, quindi adesso - oltre al classico centro estivo - sono quattro le attività principali della stagione: windsurf, vela, canoa e sup.”

Non può che commuovere la storia di Francesco e Nicola, ragazzi ipovedenti che grazie alla vostra realtà si stanno godendo il windsurf. Puntate molto sull’offrire opportunità inclusive?

“Ci crediamo molto e offriamo un servizio impeccabile a riguardo. Sembra strano, ma anche i bambini con disabilità possono fare sport in acqua e noi portiamo avanti questa filosofia. Con i nostri mezzi riusciamo a dare a questi ragazzini l’opportunità di provare inizialmente. Nico e Ciccio sono due realtà di cui andiamo davvero fieri e sono con noi a mare che surfano. Anche ad altri bambini con disabilità riusciamo a far provare emozioni che non avrebbero mai potuto provare.”

Windsurf dello Stretto 2-2-2

Il vostro punto operativo è al Lido comunale. Avete problemi con la struttura?

“A dire il vero non siamo messi malissimo. Chiaramente il contesto dove lavoriamo è quello che è, ma nei nostri spazi stiamo cercando di tenere il lido decentemente. Contribuiamo a mantenere la struttura comunale in maniera presentabile anche perché è attenzionata da turisti. Lavoriamo molto e spendiamo davvero un sacco di soldi rendendola efficiente. Per noi è un input positivo.” 

Sentite il supporto degli Enti locali e, soprattutto, potrebbero darvi una mano concreta per valorizzarvi?

“L’Amministrazione non ci finanzia, ma abbiamo la possibilità di sfruttare una struttura comunale e non è poco. Alla fine cerchiamo di dare un servizio alla città attraverso il Lido. Certamente, però, avercelo in gestione per tanti anni non sarebbe affatto male. Il nostro non è tanto un bisogno finanziario, ma scritto. Ottenere una gestione di lunga durata ci darebbe l’opportunità per investire nella struttura e dare un servizio migliore, altrimenti non possiamo intervenire.”

È immaginabile in futuro poter riproporre a Reggio manifestazioni di primissimo livello mondiale come fu, grazie a lei, per le rassegne mondiali di windsurf nel 2015 e 2016?

“Abbiamo avuto un contatto con chi organizza il mondiale e se tutto va bene – dipende molto dalla struttura e dalla sua efficienza - stiamo cercando di riportarlo a Reggio fra due anni. Un altro evento davvero importante che avremo è il campionato nazionale di windsurfer. Puntiamo ad una tappa nella nostra città.”

Francesco Scagliola è l’emblema di come da Reggio possano nascere ottimi talenti. C’è già qualche giovane atleta in grado di togliersi grandi soddisfazioni in futuro?

“Sì, ce ne sono. Ma adesso il problema è di investire molto sui materiali per permettere a questi giovani di crescere e formarsi. Con il nostro vivaio cerchiamo di concretizzare la possibilità di andare a fare delle gare. Il resto viene da sé. 

Ragazzi che hanno quelle potenzialità ci sono sicuramente, bisogna capire se riusciranno ad esplodere. Scagliola è la prova che non tutti possono arrivare, solo uno/due su mille riesce ad emergere e Francesco è uno di questi. Siamo riusciti ad averlo qui e ne andiamo fieri, ma profili come lui sono una rarità.”

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Windsurf ci spera: “Lido in gestione sarebbe grande opportunità”

ReggioToday è in caricamento