Il processo di primo grado nel luglio scorso si era concluso, in primo grado, con la condanna all’ergastolo del boss di Brancaccio Giuseppe Graviano e di Rocco Santo Filippone
Venti anni di reclusione per i boss Pietro e Nino Labate, ritenuti i capi dell’omonima cosca egemone sul quartiere Gebbione, per tutti gli altri imputati pene che vanno da un anno e 6 mesi a 17 anni di carcere
Ai pubblici ministeri Giuseppe Lombardo, Stefano Musolino, Walter Ignazitto e Sara Amerio spetterà il compito di ricostruire in aula gli intrecci politico mafiosi reggini
L'accusa ha presentato le richieste di condanna anche per gli altri imputati che hanno scelto il rito abbreviato, con pene che vanno da 3 anni e 8 mesi a 20 anni di reclusione
L'ex sottosegretario regionale ha risposto alle domande dell'avvocato Pino Nardo e affondato il colpo su Seby Vecchio, subito dopo è stato necessario l'intervento dei sanitari
La Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha riunito di riunire in un unico processo le operazioni "Malefix", "Metameria" e "Nuovo corso", l'avviso di conclusione indagini è stato notificato a 75 indagati
La Corte di Cassazione ha accolto la richiesta avanzata dall'avvocato Tonino Curatola che si era opposto all'ordinanza del Tribunale del riesame che non aveva accolto la tesi difensiva
Accolta la tesi degli avvocati Giovanni Iamonte e Anna Battaglia, per il giudice Caterina Catalano il contenuto delle delibere dell'ex amministrazione Meduri hanno un contenuto "obiettivamente non diffamatorio"
L'ex assessore comunale, ora collaboratore di giustizia, era alla sua prima testimonianza pubblica davanti ai pubblici ministeri della Dda. Nella sua deposizione Vecchio ha parlato di Giuseppe Scopelliti, Alberto Sarra, Antonio Caridi e sull'avvocato Paolo Romeo ha detto: "Quando l'ho incontrato era come se mio fratello incontrasse Ronaldo"
I magistrati della Dda reggina, invece, hanno chiesto l’archiviazione per Domenica Catalfamo, Armando Neri, Giovanni Muraca, Rocco Albanese, Filippo Quartuccio e l’ex sindaco di Taurianova Fabio Scionti
In appello per Antonino Idone e Aldo Inuso il "fatto non sussiste", Natale Saraceno, invece, è stato assolto per la presunta violazione della legge Anselmi ma condannato a 10 anni e 8 mesi di reclusione per concorso esterno con la 'ndrangheta
Gli avvocati Gianluca Tognozzi e Vincenzo Cristian Siclari ne sono convinti e hanno scelto la via del processo con il rito abbreviato: "Per chiarire nel più breve tempo possibile la propria posizione"
Il processo per l'omicidio registratosi a maggio del 2017 prenderà il via il 12 marzo. La figlia della vittima, la Città metropolitana e Confesercenti ammesse come parti civili
Sotto la lente d'ingrandimento dei Carabinieri forestali le strutture di Mortara e Campo Calabro, il processo inizierà il 5 maggio e tutti dovranno difendersi dalle accuse di truffa, estorsione, violenza privata e maltrattamento di animali
A darne notizia il gruppo specializzato Giesse Risarcimento Danni che ha assistito i familiari della vittima, Singh Harpal, 37enne di origine indiana. L'incidente è avvenuto una sera di agosto del 2018 nei pressi di via Padova
Le indagini portarono alla luce gli attriti fra le cosche Rosmini e gli Zindato per il controllo del quartiere Modena e gli appetiti dei boss sulla gestione cimiteriale
L'udienza preliminare è stata fissata, davanti al gup Karin Catalano, per il 16 febbraio. Nell'ambito dell'operazione, diversi imprenditori edili hanno collaborato con la Dda denunciando le richieste di pizzo avanzate dal boss Pietro Labate
Il gip Giovanna Sergi, accogliendo la richiesta dei pubblici ministeri, ha disposto non doversi procedere anche contro altri otto imputati, la gara per il socio privato sarebbe stata antecedente alla sua elezione a sindaco
Accolta la tesi della difesa nel processo "Ghota", rappresentata dagli avvocati Natale Polimeni e Mario Santambrogio, secondo la quale: "era imprenditore vittima e non di certo imprenditore colluso"
L'ex primo cittadino era stato denunciato dall'ex amministratore di un'azienda del posto il quale si lamentava di non aver avuto risposte a delle istanze di accesso agli atti
Il movimento è vicina a Luciana Bova. Giovedì 7 gennaio si svolgerà la prima udienza del processo a uno dei membri della comunità Pace e dell’Istituto per la Famiglia G.Perri, imputato per diffamazione aggravata
L'associazione con la presidente Giuffrè si schiera al fianco di Luciana Bova che la vede parte offesa in un processo per diffamazione aggravata nei confronti di uno dei membri della comunità Pace
Per il pubblico ministero che ha chiesto l'azione penale il diffamante avrebbe posto in essere “una pluralità di condotte esecutive di un medesimo disegno criminoso”