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Giovedì, 18 Aprile 2024

VIDEO| "Falsi certificati per giustificare la mancata partecipazione alle udienze": sanità nella bufera a Locri

Corruzione nella sanità in provincia di Reggio Calabria

Undici le misure cautelari eseguite oggi dalla guardia di finanza di Reggio Calabria, su richiesta della procura della Repubblica di Locri, diretta da Giuseppe Casciaro. Con il provvedimento, il gip ha disposto il carcere per un dirigente medico in servizio presso l’ospedale di Locri, i domiciliari nei confronti di un primario, l’obbligo di firma per 3 indagati, tra cui due avvocati, e l’interdizione dall’esercizio della professione nei confronti di 5 medici e un avvocato, per 12 mesi.

Gli indagati sono 90, per i reati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e falsità ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici, commessi in Locri e in altri comuni della provincia di Reggio Calabria nel periodo compreso tra il 2021 ed il 2022.

Il provvedimento cautelare scaturisce da complesse indagini che hanno consentito di disvelare, affermano le fiamme gialle "l’esistenza di un articolato sistema illecito volto al rilascio di falsi certificati medici finalizzati, tra l’altro, a giustificare la mancata partecipazione ad udienze da parte di imputati di gravi reati, ad accedere a benefici assistenziali non dovuti o ad ottenere rimborsi assicurativi non spettanti, inabilità temporanee al servizio ovvero indebiti trasferimenti per motivi di studio e lavoro".

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