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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'oeprazione / Africo

I fornitori calabresi in contatto con i vertici delle famiglie di Palermo Centro e di Partanna Mondello

Durante le indagini sono stati arrestati otto corrieri, sequestrati diversi carichi di cocaina, hashish e crack e circa 52.000 euro in contanti

La droga per le piazze di spaccio di Palermo arrivava anche dalla Calabria. Le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo del reparto operativo di Palermo, portate a compimento all’alba con un’operazione che cha portato all’arresto di 15 persone, hanno evidenziato l’esistenza di un canale fra la Sicilia e la Locride.

I militari dell’Arma, all’alba di oggi, hanno notificato l’ordinanza custodiale anche nel territorio di Africo Nuovo. I reati contestati sono associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, con l'aggravante di aver agevolato l’attività mafiosa. Sono anche contestati vari episodi di detenzione, in concorso, di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I provvedimenti cautelari, emessi dal gip di Palermo, sono quindici: 10 in carcere e 5 degli arresti domiciliari.

L'indagine, focalizzata nei mandamenti mafiosi palermitani di Porta Nuova, Brancaccio e Tommaso Natale – San Lorenzo, per gli investigatori avrebbe portato alla scoperta di una banda dedita al traffico di stupefacenti che importava nel territorio palermitano, tramite vari e consolidati canali di rifornimento, grosse partite di droga da immettere nelle piazze di spaccio del capoluogo siciliano, il tutto grazie anche a "connessioni con le singole articolazioni mafiose interessate territorialmente". 

L’indagine, avviata nel settembre 2019, per i carabinieri avrebbe consentito di individuare un’associazione dedita al traffico di stupefacenti che si occupava di importare a Palermo, tramite vari canali di rifornimento, grosse partite di narcotici da immettere nelle piazze di spaccio del centro del capoluogo siciliano.

Al vertice dell’associazione vi sarebbero importanti uomini d’onore delle famiglie mafiose di Palermo Centro e di Partanna Mondello già definitivamente condannati, che, insieme ad altri sodali, alcuni dei quali del mandamento di Brancaccio, già sottoposti a misura cautelare in un altro procedimento, avevano contatti sia con fornitori in Campania e Calabria, sia con spacciatori palermitani.

Secondo quanto emerso dalle indagini, i proventi dell'attività di spaccio sarebbero stati utilizzati per il mantenimento dei detenuti affiliati a più famiglie mafiose del capoluogo. Individuata anche un’abitazione a Pollena Trocchia (in provincia di Napoli) utilizzato come deposito di stupefacenti dal gruppo criminale e nella quale sono stati sequestrati 255 kg di hashish.

Nel corso delle indagini sono stati arrestati otto corrieri e sequestrati complessivamente ulteriori 185 kg di sostanze stupefacenti, fra cocaina, hashish e crack, nonché circa 52.000 euro in contanti. 

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