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Lunedì, 29 Aprile 2024

VIDEO| "Sto arrivando con una birra ma senza vino", il linguaggio criptico degli spacciatori per sfuggire ai carabinieri

Per evitare i pedinamenti e i controlli venivano usati i motorini e le schede telefoniche intestate a soggetti stranieri

"Sto arrivando con una birra ma senza vino", era questo il codice usato dagli spacciatori finiti in manette all'alba di oggi, quando i carabinieri della compagnia di Gioia Tauro hanno portato a compimento l'operazione Smart delivery, per convermare ai clienti la positività della transazione.

"Se vuoi passare una birra te la posso dare" si dicevano anche, non sapendo di essere intercettati, fornitore e cliente. Intercettazioni che sono state suffragate dal lavoro investigativo dei carabinieri, che è servito per intuire il senso del linguaggio criptico usato dagli indagati, fatto di servizi d’osservazione, pedinamento e controllo, nonché perquisizioni, sequestri, arresti in flagranza ed attività tecnica

Un'attività durata diversi anni, durante i quali i carabinieri hanno documentato più di cento episodi documentati. Indagini che hanno interessato ventitré indagati, 11 delle quali colpite da provvedimento restrittivo della libertà personale.

Tra queste, gli investigatori hanno ritenuto di particolare rilevanza il ruolo tenuto da tre soggetti i quali, ciascuno nel territorio di specifica competenza, utilizzavano una serie d’espedienti e stratagemmi per evitare gli eventuali controlli delle forze di polizia, ad esempio intestando le schede cellulari a soggetti stranieri o addirittura a persone inesistenti, oppure ancora utilizzando motocicli per potersi agevolmente muovere nella viabilità urbana, cercando così di eludere eventuali pedinamenti.

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