A Spazio Open si celebra Woodstock, incontro con Giacomo Marcianò
Si svolgerà giovedì 29 agosto, alle ore 19,30 a Spazio Open l'evento dedicato al 50° anniversario del Festival di Woodstock (15-18 agosto 1969) "tre giorni di pace e musica rock" (three Days of Peace & Rock Music) con una conversazione di Giacomo Marcianò, coordinatore di Anassilaos ma anche appassionato studioso e conoscitore di musica pop e rock. Iniziativa organizzata dall’Associazione Anassilaos.
Woodstock con i suoi partecipanti (da cinquecentomila a un milione di persone) ha costituito il punto culminante della protesta dei giovani americani che fin dalla battaglia contro la Guerra del Vietnam erano alla ricerca di un diverso modo di concepire l’esistenza, i rapporti sociali ed interpersonali all’insegna della pace. Rivedere a cinquanta anni di distanza il raduno di Woodstock e gli eventi, piccoli e grandi che lo hanno preceduto e seguito, è una importante lezione sui fatti della storia, sul ritmo altalenante di tali vicende – soprattutto se guardiamo al presente - e non vi è dubbio che la musica (il rock in particolare) è stato uno strumento prezioso per spezzare barriere e condizionamenti. Il significato “storico” di Woodstock non può, ovviamente, fare dimenticare che si trattò di un evento musicale, non fosse altro che per la partecipazione di artisti del calibro di Arlo Guthrie; Joan Baez; Santana; Canned Heat; Janis Joplin; Sly & The Family Stone; Grateful Dead; Creedence Clearwater Revival; The Who ; Jefferson Airplane; Joe Cocker; Ten Years After; Blood, Sweat & Tears; Crosby, Stills, Nash & Young e Jimi Hendrix.
Giacomo Marcianò analizzerà il festival trattando anche dei retroscena, del rapporto complesso, e non sempre disinteressato, degli artisti con i promotori della manifestazione, delle difficili fasi organizzative, dei timori e avversità della popolazione locale verso un raduno musicale di provincia che si trasformò, sotto lo sguardo preoccupato delle autorità e degli stessi organizzatori, in un evento popolare che sembrava quasi incontrollabile sul piano sanitario e dell’ordine pubblico e che invece si svolse senza particolari incidenti rispettando così i tre giorni di pace, di musica e, forse, di amore.