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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Quando la presidente della Regione Jole Santellì parlò della sua malattia: il tumore

La governatrice è morta nella sua casa di Cosenza. I funerali si svolgeranno domani, venerdì 16 ottobre, nella Chiesa di San Nicola nell'amata città dei Bruzi

La presidente della Regione Calabria Jole Santelli è morta improvvisamente questa notte nella sua casa di Cosenza. Lottava da tempo contro il cancro e l'agenzia di stampa Ansa scrive che la governatrice è deceduta a causa di un'emorragia interna per le patologie tumorali di cui soffriva da tempo e che è stata trovata sul divano della sua abitazione in via Piave a Cosenza questa mattina dal domestico che presta servizio in casa. L'ora della morte è stimata intorno a mezzanotte. 

Quando Jole Santelli parlava del suo tumore (in interviste e video)

Santelli aveva parlato il 12 gennaio scorso in un'intervista rilasciata al Fatto Quotidiano del tumore, degenerato in metastasi contro cui stava combattendo. Nel colloquio con il giornalista Antonello Caporale la governatrice diceva di non volere che la malattia la perseguitasse:

"Quando una persona subisce un attacco così violento alla propria vita, quando il dolore fisico si fa radicale e incomprimibile, allora quella persona ha due strade: deprimersi e farsi portare via dalla corrente, scegliere che il destino scelga per lei. Oppure attivarsi, concentrarsi e soprattutto ribellarsi. Io sono una persona danneggiata dalla malattia.

Quel verbo e quella parola sono gli esiti della lettura del libro di Josephine Hurt (Il danno, appunto) che mi è stato di grande aiuto. Mi hanno obbligata a inquadrare l’esatta misura del dolore e di testare la capacità di replicare alla sofferenza, addirittura di resistervi e infine di dominarla". 

La malattia e la sfida delle Regionali

La Santelli, all'epoca candidata alla presidenza della Regione Calabria per il centrodestra, aveva rivelato di aver chiesto al suo oncologo se era il caso di accettare la sfida: "Non ho mai nascosto la mia malattia, qui in città tutti sanno, non voglio neanche però che essa mi perseguiti. Spero di parlare con lei (intendendo l'intervistatore, ndr) anche di quel che ho in mente per la Calabria.

Quando Silvio Berlusconi mi offre la candidatura ringrazio felice, ma chiedo due minuti prima di accettare. Chiudo la telefonata e formo il numero del mio oncologo: posso candidarmi? Posso onorare il mandato quinquennale? Il medico risponde: non solo puoi candidarti, ma mi auguro che io possa essere il tuo consulente negli anni della presidenza.

Lo scorso 14 settembre, al culmine delle malignità sul suo stato di salute, a margine di una conferenza stampa nella sede della Regione alla Cittadella di Catanzaro in un fuori onda diventato subito virale sbottò un eloquente "mi hanno rotto i coglioni" e poi definì "miserabili" e "penose" quelle voci. Agli occhi dei cronisti, quel giorno, era apparsa dimagrita, ma energica come sempre.

Santelli era in cura da diverso tempo a causa di un tumore

Pur in condizioni non facili ha affrontato con energia la campagna elettorale regionale, diventando la prima donna governatrice della Calabria. Alle elezioni del 26 gennaio 2020, sostenuta da una coalizione di centrodestra, vinse il confronto con l'imprenditore Pippo Callipo del centrosinistra, conquistando il 55,29% dei consensi dei calabresi.

Della malattia aveva parlato anche in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera: "A capo di una Regione, la paura non te la puoi permettere - aveva detto Santelli - Non temo per me stessa, neanche un po'. È impossibile quando si ha la respnsabilità di una Regione. Non ci si può permettere nemmeno di rimanere chiusi in casa. La politica si fa andando in sede. Io sono stata sempre lì, alla mia scrivania".

Il giorno dei funerali

I funerali si svolgeranno domani, venerdì 16 ottobre, nella chiesa di San Nicola della sua amata Cosenza che aveva amministrato come vice sindaco, al fianco del primo cittadino e amico di sempre Mario Occhiuto. 

Alle ore 10.30, il feretro sarà trasferito in chiesa, dove alle ore 16.30, sarà celebrata la cerimonia funebre in forma strettamente privata, nel rispetto delle norme anti Coronavirus.

La camera ardente in Cittadella

Sabato 17 ottobre, dalle ore 9 alle ore 15, sarà allestita una camera ardente in Cittadella regionale a Catanzaro, per consentire a quanti vorranno di renderle omaggio. Alle 15 il presidente della Cec e arcivescovo di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone, benedirà la salma di Jole Santelli.

I messaggi del presidente Berlusconi e del premier Conte

La carriera 

Jole Santelli era nata a Cosenza il 28 dicembre 1968. Laureata in giurisprudenza, con specializzazione in Diritto e Procedura penale all'Università di Roma La Sapienza. Legatissima alle sorelle Roberta e Paola e ai nipoti, l'esordio in politica risale al 1994 con l'ingresso in Forza Italia. Nel 1996 iniziò a collaborare con l'ufficio legislativo del partito. Eletta per la prima volta nel 2001, prima di essere eletta presidente della Regione rivestiva l'incarico di vice presidente della Commissione parlamentare antimafia. 

Video: la tarantella di Jole Santelli per festeggiare la vittoria

"Fino all'ultimo, nonostante la malattia, Jole si è spesa per la sua terra", afferma commosso all'Adnkronos il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, legato alla governatrice della Calabria da una profonda amicizia. Le sue condizioni si sarebbero aggravate nelle ultime 24 ore. Prima donna presidente della Regione Calabria, la Santelli era stata proclamata il 15 febbraio 2020.

Il trionfo alle regionali

Il sindaco Occhiuto è stato uno degli ultimi a sentirla, ieri, prima al telefono e poi tramite messaggi. Racconta che aveva poca voce, per questo la loro conversazione era proseguita tramite whatsapp e ancora una volta lei pensava alla sua Regione, al prossimo appuntamento: alla presentazione del 'spot' proprio sulla Calabria, commissionato al regista Gabriele Muccino. "Ho sentito Jole ieri, mi ha detto che non stava molto bene, perché non aveva voce. Allora ci siamo sentiti con messaggi e mi aveva invitato per martedì, all'Auditorium di Roma, per la presentazione del 'corto' del regista Muccino sulla Calabria a cui teneva molto: davvero bellissimo, che io avevo visto in anteprima. Fino alla fine Jole ha pensato a promuovere la sua terra".

La "pasionaria" azzurra nel ricordo della politica calabrese

"Sono profondamente addolorato e dispiaciuto, è come se venisse a mancare una parte di me. E' l'esempio di donna sempre impegnata nelle istituzioni, perchè ci credeva e fino a quanto non è stata eletta presidente della Regione mi ha dato una mano come vicesindaco di Cosenza. Per la sua città non si è mai risparmiata. Amava la sua terra, ora dichiarerà lutto cittadino per la giornata di domani".

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