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Ancient Rhegium

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A cura di Pino d'Amico

Quella tragica estate del '43 che "rimbomba" nei ricordi dei reggini

Nel bombardamento del 12 luglio, Reggio e Messina furono messe in ginocchio. Tra le numerose vittime, anche quindici sfortunati ferrovieri: il ricordo di Antonino Pellicano, capo tecnico FS

Trascorsi 80 anni dalla tragica estate del 1943. Bombardamenti navali e aerei furono intensificati in previsione dello sbarco Alleato (operazione Baytown). In una città semi deserta (gran parte della popolazione era sfollata nei centri dell’hinterland cittadino) le vittime furono numerose. Dai bimbi innocenti del brefotrofio, a militari di tutte
le armi, dai giovani ai lavoratori.

Reggio Calabria e Messina furono messe in ginocchio. Nella stazione di Villa San Giovanni, il locale Dopolavoro ferroviario, il 3 ottobre del 1983 appose una lapide in memoria dei Caduti in servizio. Sono 15 nominativi con nessuna indicazione del luogo, della data e della causa del decesso. Tra i quindici sfortunati ferrovieri, vi è il fratello di mio nonno materno. Di quello che gli successe sono a conoscenza, ma credo che la sorte degli altri non si discosti molto dalla sua.

Antonino Pellicano, era capo tecnico FS in servizio a Messina. Nato a Reggio il 14 aprile del 1884, era residente con la famiglia in una baracca post terremoto del rione Ferrovieri, ubicata nella parte posteriore dove oggi sorge la chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù.

Il bombardamento del 12 luglio del 1943 lo colse insieme a tanti altri sventurati mentre si trovava nella stazione di Villa San Giovanni. Insieme agli altri trovò riparo nel sottopassaggio. Ma lo spostamento d’aria causato da una bomba caduta nei pressi di uno degli ingressi del sottopasso, troncò violentemente ogni speranza di salvezza. Quelle tragiche ore sono riportate dagli scarni, imprecisi e volutamente corretti al ribasso, bollettini di guerra...

Bollettino di guerra

"...Reggio in allarme aereo dalle ore 12:42 alle ore 15:15 del 12 luglio per diversi gruppi di plurimotori, complessivamente circa 350 aerei, sulla fascia costiera tra Villa San Giovanni, Reggio, Pellaro. Sgancio di numerose bombe dirompenti, incendiarie e spezzoni da circa 8.000 metri di quota.

Sono stati colpiti Reggio città, l’aeroporto, il porto, la stazione delle ferrovie di Villa San Giovanni, Pellaro e la zona costiera. Distrutti molti fabbricati e molti altri gravemente danneggiati. Risultato lesionate le sedi dell’Ospedale psichiatrico, della Regia Prefettura, della Regia Questura e dell'Intendenza di finanza. Molti incendi nella zona portuale e nel centro urbano, Interrotta la linea ferroviaria tra Villa San Giovanni e la stazione di Reggio lido. Tutti i collegamenti telefonici con Messina interrotti. Tutte le batterie della difesa contraerea sono entrate in azione. Morti e feriti in via di accertamento".

Diario storico militare del generale dei carabinieri Benedetto Perfetti

"Alle ore 12:40, circa 400 quadrimotori americani attaccarono, di nuovo Reggio e Villa, sganciando bombe ad alto potenziale da circa 8.000 metri d’altezza. La ferrovia, il porto e la restante parte dell’aeroporto di Reggio, vennero totalmente distrutti. Tutti i paesi limitrofi della fascia costiera, sia ionica che tirrenica, subirono bombardamenti tappeto. A Pellaro, in località Testa di cane, venne distrutta la batteria di cannoni della difesa costiera".

Bollettino di guerra 1144

"Formazioni nemiche hanno bombardato centri della Sicilia e della Calabria, fra cui Messina e Reggio. Le vittime accertate a Reggio sono finora 3 morti e 2 feriti. Ore 14:45 allarme aereo seguito da grave bombardamento, con morti, feriti e danni gravi. In questa circostanza subì danni il fabbricato sede del Comitato della Croce Rossa e, ancora una volta, la casa di abitazione del Presidente; ore 22, 15 altro bombardamento con morti e feriti.

Bollettino di guerra

"Seguito comunicazioni riferite. Ulteriori segnalazioni circa l’incursione della località del giorno 12 precisiamo che le vittime accertate ascendono a 30 morti e 55 feriti. S tesso giorno in allarme aereo dalle 23:14 del giorno 12 alle ore 00,30 del 13 luglio..."

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