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Venerdì, 26 Aprile 2024
Lo Stretto necessario

Lo Stretto necessario

A cura di Roberta Pino

L'elegante Malika Ayane regala alla città emozioni ed energia

L’artista milanese chiude le festività mariane in piazza Indipendenza ed i suoi brani caricano di sensazioni il pubblico reggino

Bellezza non convenzionale, eleganza, simpatia, talento e solo un nome, Malika Ayane, l’artista che ha riscaldato gli animi dei reggini al termine delle festività mariane. La cantante ed interprete milanese ha chiuso Festa Madonna offrendo un concerto live, un viaggio musicale tra i suoi maggiori successi ed ha conquistato, ancora una volta, il pubblico dello Stretto.

E già, perché, per Malika si tratta di un ritorno a Reggio Calabria, “dove l’estate non finisce mai” come ha lei stessa affermato, dopo la sua esibizione al teatro Francesco Cilea del 2015. Da Piazza Indipendenza, dove è stato allestito il palco, un lungo serpentone di persone è accorso al termine della processione cittadina, che caratterizza il martedì della festa.

Una ricorrenza tanto attesa, dopo i due anni di stop, espressione viva di un ritorno alla agognata normalità. Dalla festività religiosa a quella civile. E così, intorno alle 22, Malika Ayane ha intonato il suo primo brano, accompagnata dalla band di sempre, Stefano Brandoni alla chitarra, Andrea Andreoli al trombone, Raffaele Trapasso al basso, Carlo Gaudiello al piano e Phil Mer alla batteria.

E da quel momento, è stato un susseguirsi di emozioni grazie a brani, solo per citarne alcuni, come Tre cose, E se poi, Peccato originale, Come foglie, Tempesta, Senza fare sul serio, Una ragazza, Sospesa, brani in inglese come Feeling Better e la coinvolgente Thoughts and Clouds.

L’artista milanese ha calcato il palcoscenico di piazza Indipendenza per circa un’ora e mezza senza mai “sospendere” il dialogo con il suo pubblico. Tra una canzone e l’altra ha, infatti, interloquito con le persone,
creando una simbiosi canora con Thoughts and Clouds.

Ed è qui che Malika ha usato l’arma dell’ironia e dell’intelligenza, dividendo il pubblico in “statici” e “dinamici” ed affidandogli i versi di una delle sue canzoni più conosciute. Ed il palcoscenico dello Stretto consacra ancora una volta Malika Ayane la cantautrice di successo riconosciuta universalmente per la sua grande classe, eleganza e raffinatezza, con l’adesione allo stile di sempre, tra tradizione ed innovazione, la voce calda che svela bagliori di note speziate, il suo sapersi muovere con disinvoltura e simpatia.

Ha conquistato così i palchi più importanti della musica italiana anche grazie alle sue collaborazioni più note, come quella con il cantautore Pacifico. Incuriosita dalla “musica oltre al teatro”, Malika sperimenta vari generi passando dal blues al jazz, con incursioni al gospel e all’electro-clash. E non delude così le elevate aspettative dei suoi ammiratori, regalando, al termine dell’esibizione, l’esecuzione de La prima cosa bella, il brano di Nicola di Bari, reinterpretato dalla cantante milanese per la colonna sonora dell’omonimo film di Paolo Virzì.

In conclusione, saluta e ringrazia più volte il suo pubblico, di lei rimane tanta bellezza e bravura ed un invito nel pieno stile targato Malika Ayane: Libertà è un concetto semplice Se non rinunci al complicato.

Concerto Malika Ayane 02-3

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