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Lunedì, 29 Aprile 2024
Scalino19

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A cura di Antonio Marino

Oliveto

Io ci credo! Ho le prove...Babbo Natale esiste e si trova a Oliveto

Encomiabile è l’entusiasmo che anima un gruppo di giovani che, sentendosi, ed essendolo, a casa propria tra le case e i vicoli del proprio paese, hanno voluto regalare a grandi e piccini un…magico Natale

Ebbene si: io ci credo! Credo in Babbo Natale! E della sua esistenza ho le prove: ho visitato casa sua, ho buttato occhiate furtive tra le stanze, gli armadi e la scrivania sua. E certifico l’esistenza pur degli elfi! Insomma: mi state dando del matto!

E io insisto: mandatemi il vostro numero di cellulare, vi farò avere la posizione. Oppure, se l’agenda vostra è proprio zeppa di cene e tombolate, abbiate la pazienza d’arrivare alla fine del racconto. Era un pomeriggio della settimana scorsa, col Natale praticamente fuori l’uscio di casa e un paio d’ore – secondo l’intendimento mio e di mia moglie – da vivere con un pizzico di lentezza, magari andando oltre i confini della frenesia spendereccia gastronomica festaiola. Decidiamo d’inoltrarci fra le viuzze e le terre del Valanidi: sbuchiamo in quel di Oliveto, fetta d’umana storia sorta nella Vallata del Valanidi.

Lì giunti, sgraniamo gli occhi: par di stare dentro a una fiaba. Fiocchi grandi rossi a far da cravatta ai lampioni, lignei presepi qui e là, pupazzetti e bastoncini bianco-rossi dispersi sul prato e dietro ad un portoncino… Dietro a quel portoncino stava la dimora di Babbo Natale: un colpo al cuore, occhi che si inumidiscono per l’emozione e mani che s’allagano di sudore. Visitandola si percepisce la tensione che l’abita per 364 giorni, ogni anno.

Al suo interno v’è un vero e proprio “percorso”: dal sogno dei bambini, fattosi letterina spedita al caro Babbo, al confezionamento del regalo, oggetto della già citata letterina. E in un angolo, colorato dal balletto delle fiamme del camino, eccolo, seduto, a un tiro di schioppo dalla scrivania con tanto di Olivetti32 e dall’armadio con giocattoli e bambole e cavallucci a dondolo…

Insomma: encomiabile è l’entusiasmo che anima quel gruppo di giovani volenterosi d’Oliveto che, sentendosi, ed essendolo, a casa propria tra le case e i vicoli del paese proprio, han voluto regalare a grandi e piccini un…magico Natale. Si sono rimboccati le maniche, quei giovani, colorando col calore della festa più bella dell’anno tutto il borgo, dando vita a un percorso che culmina nella casa di Babbo Natale, curata in ogni particolare: basti pensare al nostalgico grammofono e alle partiture appese a un grezzo filo, segno che Babbo Natale fa gorgheggi e con l’ugola dipinge note e melodie!

A proposito: il 29 dicembre, venerdì, alle ore 20, sarà possibile rincontrare, a casa sua, Babbo Natale, mentre in Piazza Cilea, sempre a Oliveto, ci sarà l’opportunità d’avere a che fare con pane, ricotta, mercatini di Natale, porchetta in glassa balsamica, salame, vino locale e olive!

Allora: vi fidate o preferite andarci, per verificare personalmente la veridicità del racconto? Io consiglio d’andarci: sol chi tocca con mano la magia del Natale d’Oliveto potrà dire d’aver vissuto appieno la festa!

P.S. – non sempre i nostri giovani desiderano vivere e dar vita al proprio quartiere. E questo non è buono e giusto. Lo dimostra l’esperienza di Oliveto: un giovane popolo innamorato del proprio paese può renderlo affascinante, trasformarlo, farne meta di visitatori e vanto per i grandi, solo anagraficamente parlando, ovviamente!
 

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