Giornate Fai d’Autunno, un itinerario alla scoperta di Bivongi
Sabato 15 e domenica 16 ottobre tornano, per l’undicesima edizione, le Giornate Fai d’Autunno, il grande evento di piazza che il Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano Ets dedica ogni anno, d’autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con la partecipazione di tutte le Delegazioni, i Gruppi Fai e i Gruppi Fai Ponte tra culture diffusi e attivi in tutta Italia.
Per queste giornate in provincia di Reggio Calabria sarà proposto un itinerario alla scoperta di Bivongi, cittadina situata nella Vallata dello Stilaro, alle pendici del Monte Consolino. Il percorso partirà dal Santuario di Mamma Nostra, chiesa del XVII secolo in stile barocco, e toccherà la Centrale Idroelettrica, la prima edificata in Meridione, azionata nel 1914: un gioiello della tecnologia, incastonato nel verde tra ontani, faggi, elci e abeti.
Di fianco alla centrale sorge lo stabilimento termale “Bagni di Guida”: alle Acque Sante si deve il primo movimento turistico di Bivongi, iniziato nel 1850. Le recenti analisi effettuate dal professor Antonino De Lorenzo, dell’Università Tor Vergata di Roma, hanno confermato gli effetti terapeutici dell'acqua di Guida. I due siti vennero abbandonati dopo le alluvioni degli anni ‘50. La centrale idroelettrica, che fa parte dell'Ecomuseo delle ferriere e delle fonderie di Calabria, ospita due gruppi identici turbina-alternatore che ruotavano a 600 giri al minuto.
La visita a cura del FAI prevedrà, oltre al percorso consueto, la scoperta di alcuni ambienti normalmente non fruibili e sarà occasione per approfondire la storia del luogo. Tra le tappe proposte nelle Giornate d’Autunno, anche il Mulino Do Furnu, straordinaria testimonianza del passato industriale della vallata dello Stilaro: l’antico forno per l'argento fu trasformato in ferriera per produrre granate per l'esercito reale e, fino al secolo XVII, appartenne alla famiglia Fieramosca.
Il mulino venne utilizzato, inoltre, per la frantumazione della galena, che costituisce il principale minerale per l'estrazione del piombo. Sui resti della ferriera venne poi realizzata una conceria che rimase attiva fino agli anni ‘50. Infine, si conoscerà il monastero arabo-bizantino-normanno di San Giovanni Therestìs (Mietitore) del secolo XI, dove ha vissuto il monaco Giovanni imitando la vita eremitica dei santi Nicola e Ambrogio e che ora accoglie una comunità appartenente alla Diocesi Romena Ortodossa d'Italia.
I delegati e volontari della Fondazione, come ogni anno, metteranno a disposizione energia, creatività ed entusiasmo per svelare agli italiani la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo di questo Paese, sorprendente e inaspettato, e che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono e testimoniano piccole e grandi storie, culture e tradizioni, che sono a pieno titolo “il nostro patrimonio”, e che perciò tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per le generazioni presenti e future, com’è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.
Sono oltre 700 le proposte in 350 città d’Italia, in tutte le regioni: meraviglie da scoprire, nascoste in luoghi poco conosciuti e solitamente inaccessibili, che raccontano storia e natura dell’Italia, spaziando dall’archeologia all’architettura, dall’arte all’artigianato, dalla tradizione alla memoria, dall’antico al moderno, dalla città alla campagna.
Dai palazzi delle istituzioni alle architetture civili - ospedali, carceri, scuole e università, e perfino porti - da chiese e conventi a dimore private, ville e castelli, da siti archeologici a moderni centri di ricerca, dai borghi immersi nella natura a parchi, giardini e orti in città, dai villaggi operai ai laboratori artigianali e alle industrie del made in Italy: tutto questo, e molto altro, è il patrimonio culturale dell’Italia che il Fai svela al pubblico in due giorni di festa, di divertimento, ma anche di apprendimento e sensibilizzazione.
Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, che andrà a sostegno della missione e dell’attività del Fai(l’elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione all’evento sono consultabili sul sito www.giornatefai.it). Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure con l’iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell’evento.
Con le Giornate Fai d’Autunno 2022 si avvia la collaborazione tra Fai e Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani nell’ambito di un Accordo recentemente firmato, volto a sviluppare e diffondere buone pratiche e a sensibilizzare i Comuni Italiani sulla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano.
L’evento si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, della presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del ministero della Cultura, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Si ringrazia per il contributo Regione Campania e Regione Lombardia. Le Giornate Fai d’Autunno chiudono la?Settimana Rai dedicata ai beni culturali in collaborazione con il Fai.
Dal 10 al 16 ottobre, come ormai da oltre 10 anni, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano. Rai sarà infatti in prima linea al fianco del Faicon tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio. Rai è Main Media Partner del Fai e supporta in particolare le Giornate Fai d’Autunno 2022, anche attraverso la collaborazione di Rai per la Sostenibilità Esg e la raccolta fondi promossa sulle reti del servizio pubblico.