"Il Calcio dell’ Asino", presentazione a Spazio Open
Sarà presentato venerdì 13 dicembre alle 17,30, nella sala conferenze dello Spazio Open ‘’Il Calcio dell’ Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)’’. All’incontro parteciperanno il relatore, avvocato Antonio Zuccarello, e gli autori del libro, Ludovica De Nava e Pier Luigi Zanata.
Questo saggio, il cui titolo è tratto da una trovata di Trilussa, al cui tavolo, nella saletta del Caffè Aragno di Roma, si trovavano abitualmente Gabriele Galantara, Guido Podrecca, fondatori del settimanale, e Giovanni de Nava, è uno scoop. Infatti fino ad oggi le pubblicazioni sull’ Asino, compresa l'antologia di Feltrinelli, non avevano dato il giusto rilievo al personaggio "Giva" e al suo ruolo nel giornale. Il saggio è corredato di illustrazioni, alcune inedite ( cartoni originali di Galantara) e di notizie che sono di un'attualità strepitosa ( certe politiche opache del Vaticano...)
Gli autori hanno ricostruito meticolosamente le peripezie politico-amministrative dell'Asino e del suo direttore. Il titolo del settimanale riprende il motto di Francesco Domenico Guerrazzi come il popolo è l'asino: utile, paziente e... bastonato’’ La rivista tratta la difesa e rivendicazione degli sfruttati e delle posizioni socialiste più aperte e si scaglia contro Giolitti, contro gli scandali politici di quegli anni, la corruzione, le brutalità poliziesche. Il giornale arrivò a conquistarsi un grosso numero di lettori e una tiratura molto elevata.
L'Asino inoltre attuò una controffensiva contro il clero e il Vaticano, che nei primi anni del 900 si stava organizzando anche politicamente. Nelle vignette venivano descritte la corruzione della Chiesa, l'atteggiamento aggressivo e superstizioso dei preti; il successo delle illustrazioni fra la popolazione portò ad un aumento ulteriore della tiratura. Tuttavia, a causa delle campagne anticlericali, la rivista venne frequentemente sequestrata per "oltraggio al pudore". Il saggio è anche uno spaccato della vita culturale, ricca di fermenti e ideali, tra la fine dell’ Ottocento e i primi decenni del Novecento in Italia.