Referendum, incontro Potere al Popolo Reggio alla Rosa dei Venti
Potere al Popolo Reggio Calabria spiegherà i suoi motivi legati al No per il referendum venerdì 18 settembre alla Rosa dei Venti dalle 18,30 alle 21.
"Noi di Potere al Popolo non siamo in Parlamento--si legge in una nota- noi siamo nelle lotte e tra le persone, fuori dai palazzi della politica. Noi non abbiamo interessi da difendere, noi vogliamo difendere la democrazia ed è per questo che siamo contrari al taglio dei parlamentari. Il Parlamento italiano è inefficiente e popolato da una classe politica indecente, non perché i parlamentari siano troppi ma perché sono stati eletti con leggi elettorali truffaldine. Le leggi elettorali, la riforma costituzionale del 2001 che ha dato più poteri alle Regioni, i vincoli imposti dai trattati europei, assunti con la riforma costituzionale del 2012, sono queste le ragioni per cui il Parlamento conta sempre meno".
Per avere un Parlamento migliore bisognerebbe fare poche cose a parere di Potere al Popolo Reggio Calabria: Approvare una legge elettorale proporzionale pura senza sbarramenti e senza trucchi truffaldini. Ripristinare il voto di preferenza per fare scegliere le persone dagli elettori e non dai capi di partito o dalle lobby. Ridurre il potere delle Regioni e dire NO all’autonomia regionale differenziata, perché la regionalizzazione della sanità con il covid ci è costata già migliaia di vite umane. Rompere i Trattati europei che hanno esautorato le prerogative del Parlamento. Ridimensionare la decretazione del Governo ai soli effettivi casi di necessità e urgenza. Garantire trasparenza e infomrazione sulla intera attività parlamentare.
"Nulla di questo -continua la nota-è nelle intenzioni di chi vuole demolire un terzo della rappresentanza del popolo, ma non dice cosa farà dopo.Ma allora perché?Perché, come diceva Umberto Terracini: 'quando si vuole diminuire l’importanza di un organo rappresentativo s’incomincia sempre col limitarne il numero dei componenti, oltre che le funzioni'. Se si riduce il numero dei parlamentari non diminuiscono i privilegi di chi sarà eletto, anzi, si concentreranno su 600 eletti i privilegi che prima erano ripartiti tra 945, mentre il potere tolto al Parlamento perché avrà meno componenti, lo renderà più debole rispetto al Governo.Noi avremo meno diritti, i parlamentari avranno più privilegi, ma chi avrà più potere sarà il Governo, in uno sbilanciamento pericoloso per la tenuta democratica. Diminuire il ruolo del Parlamento comporta autoritarismo e dittatura, e noi in Italia ne sappiamo qualcosa".