“Teatro chiama Terra”, gli appuntamenti di aprile: si parte da "Romeo e Giulietta l’amore è un saltimbanco”
Un mese ricchissimo di appuntamenti quello di aprile per la stagione “Teatro chiama Terra” promossa da Dracma - Centro sperimentale di Arti Sceniche all’Auditorium Comunale di Polistena.
Dopo “Cenerentola. Una scarpetta per tre”: spettacolo ispirato alla fiaba di Cenerentola in scena lo scorso 7 aprile il 13 aprile alle ore 21 toccherà a "Romeo e Giulietta. l’amore è un saltimbanco” di Stivalaccio Teatro, un’irresistibile “prova aperta” dove la celeberrima storia del bardo
prende forma e si deforma nel mescolarsi di trame, dialetti, canti, improvvisazioni, suoni, duelli e pantomime. Uno spettacolo unico per una delle Compagnie di commedia dell’arte più amate in Europa.
Spazio il 20 aprile alle ore 18 ad “Anime leggere”, performance di teatro fisico capace di raccontare il presente che ci circonda in maniera acuta e allo stesso tempo divertente, cercando sotto il rumore della modernità il silenzio immutabile della condizione umana, raccontata con delicatezza e ironia.
Scritto e diretto dalla regista Liubov Cherepakhina, insegnante della rinomata Accademia di Varietà e Arti Circensi di Kiev, “Anime leggere” è portato in scena dal pluripremiato quartetto di mimi ucraini Dekru (vincitori al Festival Mondiale del Circo di Mosca e al Festival di Clown e Mimi di Odessa).
Infine il 27 aprile alle 21.00 sul palco “Le serve” con Eva Robin’s. Il classico di Genet rivive nella contemporaneità valorizzando i temi del potere, del genere, della devianza psichica. Un crudele gioco delle parti che la regista Veronica Cruciani, anche autrice dell’adattamento, descrive come «una fallimentare ripetizione magica, il riflesso deformato del mondo dei padroni, che le serve adorano, imitano, disprezzano». A celebrare in scena questo perverso rituale la Madame interpretata da Eva Robin’s, icona pop del transgender e, nei panni delle serve, Beatrice Vecchione e Matilde Vigna.
La stagione teatrale di Polistena 2023/2024 è sostenuta da Ministero della Cultura, Regione Calabria e Comune di Polistena.