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Domenica, 28 Aprile 2024
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Influenza 2023-24: quali sono i sintomi e come prevenirla

"Si manifesta con un’improvvisa febbre alta, tosse, respiro affannoso e dolori muscolari. Vaccinarsi resta la forma più efficace di prevenzione, soprattutto per i più fragili". L’intervista ad Angelo Aliquò, direttore generale dello Spallanzani

La stagione influenzale 2023-24 è appena iniziata, con il primo caso identificato a Parma su un neonato di 4 mesi. A circolare quest’anno non è solo il virus dell’influenza (la cui variante dominante sembra essere l’H1N1) ma anche il Covid-19 e il virus respiratorio sinciziale, con altri virus 'cugini' che nei sintomi si possono confondere con i precedenti.

L'ondata di caldo anomala, che in questi ultimi giorni sembra essere stata spazzata via dalle piogge, ha rallentato l'avanzata dell'influenza. "Chiaramente - spiega a Today Angelo Aliquò, Direttore generale dell’Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma - con i primi freddi aumenterà l’incidenza di affezioni delle alte vie respiratorie e aumenterà la circolazione di virus influenzali e parainfluenzali, oltre al Covid-19 che nelle ultime settimane ha stabilizzato la sua prevalenza con minime oscillazioni periodiche". Cosa dobbiamo aspettarci?

Dott. Aliquò, quanti casi di influenza si attendono quest’anno?

"Fare previsioni non è semplice e in fondo nemmeno opportuno perché la prevalenza dell’influenza nella stagione 2023-2024 dipenderà da numerosi fattori: primo tra tutti le condizioni climatiche che per il momento sono ancora benevole e che hanno un effetto diretto nei confronti della diffusione di virus respiratori influenzali e simil-influenzali. Le temperature, infatti, ancora consentono di tenere le finestre aperte, ad esempio nelle scuole o nei luoghi di lavoro, o addirittura, come nelle Regioni del Sud, di continuare a frequentare e utilizzare gli spazi aperti. In secondo luogo, anche se può sembrare paradossale, dipenderà dall’andamento del Covid-19: anche da esso dipende, infatti e principalmente, il maggiore o minore utilizzo di mascherine e dispositivi di protezione individuale in generale che chiaramente incidono indirettamente anche nella diffusione e circolazione degli altri virus".

Si prevedono anche casi legati ad altri 262 virus che si confondono nei sintomi con influenza e Covid. Di che virus parliamo? 

"I virus che circolano nelle stagioni fredde sono effettivamente numerosi: virus influenzali di tipo a, di tipo b, Sars-CoV-2, virus respiratorio sinciziale rhinovirus, ecc. Sono tutti virus molto simili tra loro come manifestazioni cliniche, e si contraddistinguono generalmente per un iniziale coinvolgimento delle vie aeree superiori, con una progressione/risoluzione sì determinata dallo stato immunitario del soggetto che contrae l’infezione e dall’agente causale, ma nella maggioranza dei casi risolvibile spontaneamente nel giro di pochi giorni".

Quali sono i sintomi dell’influenza 2023-24?

"Come già evidenziato dal Ministero della Salute, i sintomi dell’influenza includono tipicamente l'insorgenza improvvisa di febbre alta, tosse, respiro affannoso e dolori muscolari. Altri sintomi comuni includono mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola. Possono verificarsi anche nausea, vomito e diarrea, specialmente nei bambini. La maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni, ma alcuni soggetti (quelli di 65 anni e oltre, bambini piccoli e soggetti con patologie croniche) sono a maggior rischio di complicanze più gravi o peggioramento della loro condizione di base".

Come distinguerli dal Covid e dalla bronchiolite (causata dal virus respiratorio sinciziale)?

"Così come spiegano i nostri medici, l'influenza e il Covid-19 sono entrambe malattie respiratorie contagiose, molto simili ma causate da virus diversi. In caso di influenza, i sintomi compaiono generalmente dopo un breve periodo di tempo di 1-4 giorni dal contatto con una persona infetta. In caso di Covid-19, i sintomi compaiono generalmente dopo 2-7 giorni di incubazione. La bronchiolite generalmente colpisce più frequentemente i neonati; esordisce con febbricola e raffreddore, infiammazione delle alte vie aeree e successivamente possono comparire tosse insistente e difficoltà respiratoria, più o meno marcata. Il più delle volte si risolve spontaneamente e senza conseguenze. Poiché alcuni dei sintomi dell'influenza, del Covid-19 e di altre malattie respiratorie sono simili, la differenza tra loro non può essere fatta solo in base alle manifestazioni cliniche. Il test specifico è infatti necessario per confermare una diagnosi".

Non è ancora scattata l’epidemia poiché la stagione autunnale ha tardato ad arrivare. In vista di una maggiore circolazione del virus, quali sono le raccomandazioni?

"La vaccinazione è ancora la forma più efficace di prevenzione dell'influenza. Per ridurre la trasmissione del virus si raccomandano le ormai consuete e conosciute misure di protezione personali, quali il lavaggio regolare delle mani o l’utilizzo di disinfettanti per le mani a base alcolica come alternativa in assenza di acqua. E ancora: coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, evitare di toccarsi occhi, naso o bocca. È importante infine, nel caso si manifestassero sintomi influenzali, mantenere il corretto isolamento da persone fragili o ammalate nonché evitare posti affollati. Si ricorda infine che le mascherine indossate da persone con sintomatologia influenzale possono ridurre le infezioni tra i contatti stretti". 

A chi si raccomanda la vaccinazione antinfluenzale?

"La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta in modo gratuito alle persone con più di 60 anni, alle donne in gravidanza e post-partum, ai ricoverati in lungodegenza, alle persone con malattie croniche come diabete, malattie cardiache e respiratorie o problemi al sistema immunitario, ad alcune categorie di lavoratori come personale sanitario e socio-sanitario, forze di polizia e vigili del fuoco, allevatori o chi lavora a contatto con animali, ai donatori di sangue. È raccomandata anche ai bambini non a rischio nella fascia di età 6 mesi - 6 anni. Il vaccino antinfluenzale è comunque indicato, più in generale, per tutti i soggetti che desiderino evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni, sentito il parere del proprio medico. Poiché i virus dell’influenza cambiano spesso, la vaccinazione va ripetuta ogni anno". 

E quella anti-Covid?

"Una dose di richiamo del vaccino adattato è offerta e raccomandata alle categorie a maggior rischio, quali persone anziane e fragili, ospiti delle strutture per lungodegenti, donne in gravidanza o nel periodo "post-partum" (comprese le donne in allattamento), operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali, nel territorio e nelle strutture di lungodegenza, studenti di medicina, delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione. La vaccinazione è infine consigliata anche a familiari, conviventi e caregiver di persone con gravi fragilità".

(fonte Today.it)

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