rotate-mobile
Domotica

Bonus tv, cosa fare per ottenere il rimborso

Dai requisiti al modulo da compilare. Al via le domande dal 23 agosto

In casa la televisione non può mancare e in un mondo sempre più tecnologico questo elettrodomestico diventa sempre più smart.  Già dal prossimo 15 ottobre è in arrivo un nuovo standard DBV-T2, ma non tutte le tv sono abilitate per adeguarsi alle novità, quindi sarà necessario dodarsi di un nuovo dispositivo  un decoder o un apparecchio all'avanguardia. Quale occasione migliore  per usufruire del bonus tv? Ecco a voi una piccola guida per scoprire come funziona, a chi è rivolto e come farne richiesta.

In cosa consiste il bonus

Il bonus serve a sostituire i televisori non compatibili con il nuovo digitale terrestre che consentirà di avere una migliore qualità dell’alta definizione a cui verrà affiancato il rilascio delle frequenze per la cosiddetta “banda 700” e i servizi mobili 5G.

Questo bonus che arriva fino ad un massimo di 100 euro di rimborso, non va a sostituire quello già esistente fino a 50 euro, anzi può essere cumulato con esso e raggiungere 150 euro di rimborso. Questo vuol dire che una famiglia con ISEE fino a 20 mila euro potrà ricevere fino a 150 euro per l’acquisto di una TV da almeno 500 euro: 50 euro fanno parte dal bonus legato all’ISEE e 100 euro sono relativi al Bonus TV 2021.

Per aderire al bonus basta compilare un modulo che può essere consegnato dal 23 agosto.

Il nuovo Bonus TV 2021, a differenza del precedente, che prevedeva un contributo fino a 50 euro solo per chi aveva un ISEE entro i 20.000 euro, non contempla alcun limite di reddito, ma bisogna avere solo determinati requisiti come:

-Essere residenti in Italia
-Essere intestatario del Canone Rai e in regola dei pagamenti. Questo vale anche per i cittadini di età pari a 75 anni esenti dal pagamento del canone
-Consegnare il vecchio modello del televisore, non compatibile con il DVB-T2, nel momento in cui si acquista quello nuovo
Il bonus massimo è di 100 euro, ma comunque il limite del rimborso è del 20% del costo dell’apparecchio nuovo.

Quando cambieranno le frequenze

L’introduzione dello standard DVBT-2 scatta dal 1 gennaio 2023, ma dal 15 ottobre 2021 alcuni programmi verranno trasmessi solo con codifica Dvbt/Mpeg4, le tempistiche cambiano in base alle zone.

Dal 15 novembre al 18 dicembre 2021 le regioni in area 1A (Sardegna).

Dal 3 gennaio al 15 marzo 2022, le regioni in:

area 2: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano
area 3: Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna tranne la provincia di Piacenza
Dal 1 marzo al 15 maggio 2022 le regioni in area 4 (Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata; Abruzzo, Molise, Marche)

Dal 1 maggio al 30 giugno 2022 le regioni in area 1B (Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania)

Come scoprire se il televisore è compatibile

Scoprire se il televisore è compatibile con il digitale terrestre è semplice, basta sintonizzarsi sul canale test 200 (per le reti Mediaset) o sul canale test 100 (per la Rai). Se si visualizza una schermata con scritta "Test HEVC Main10", allora il televisore è compatibile.

Se invece, su questi canali test non si visualizza niente o non sono sintonizzati, vuol dire che il televisore probabilmente non è abilitato al nuovo standard.

Prima di rottamare il vecchio televisore o acquistare un decoder, però, è bene fare alcuni test. Ad esempio:

-I canali 200 e 100 non si sintonizzano: può dipendere da molti fattori, come il fatto che non vengono ricevuti i canali di test o che il televisore potrebbe non essere abilitato 
-I canali 200 e 100 vengono ricevuti ma sono occupati: nel caso in cui si vede un’altra emittente si può spostarla su un numero diverso ed eseguire nuovamente la sintonizzazione
-I canali 200 e 100 vengono ricevuti ma lo schermo rimane nero: In questo caso il televisore non supporta il nuovo digitale. Prima di eliminate l’apparecchio si può attendere perché non è sicuro che il formato a 10 bit (da qui la scritta "main10") sarà sempre utilizzato dopo il luglio 2022. L’HEVC può codificare l’immagine in vari modi, ad esempio se si decide di adottare il formato a 8 bit, molti dei televisori comperati fra il 2016 e il 2018, potrebbero ricevere il segnale anche se ora non lo fanno.

Prodotti online

Decoder dvb-t2 hd
Decoder digitale terrestre Full HD
Televisore 28”
Televisore 32”

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bonus tv, cosa fare per ottenere il rimborso

ReggioToday è in caricamento