La casa per anziani era ospitata dentro la parrocchia ma era abusiva, scatta la denuncia per il sacerdote. Questi i fatti. I carabinieri del Nas di Reggio Calabria a seguito di una ispezione presso una struttura ricettiva per anziani nel comune di Oppido Mamertina, hanno deferito in stato di libertà un parroco, responsabile di aver aperto una casa di cura senza autorizzazione omettendo, contestualmente, la comunicazione all’autorità di pubblica sicurezza degli alloggiati all’interno della stessa.

L’attività, coordinata dalla procura di Palmi, in particolare dal sostituto procuratore Rocco Cosentino, ha permesso di appurare che presso la parrocchia “Santa Maria Assunta” del comune aspromontano, il sacerdote avrebbe allestito una vera e propria casa di cura per anziani non autosufficienti, senza alcuna autorizzazione ed in un immobile con gravi carenze igienico sanitarie, assolutamente non idoneo per l’accoglienza di soggetti con gravi patologie.

In particolare, i militari del Nas, supportati dalla stazione carabinieri di Castellace e dal personale del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria, hanno accertato la presenza di 6 anziani ospiti, di cui due su sedia a rotelle, che sarebbero stati alloggiati in stanze obsolete con mura impregnate di umidità, distacco di calcinacci e mobili fatiscenti, ponendo a serio rischio la loro stessa incolumità. Da quanto sarebbe stato accertato dagli investigatori, poi, gli anziani dormivano su letti i cui materassi erano rivestiti da sacchi neri (per i rifiuti) utilizzati al posto delle cosiddette “traverse”.

L’attività, che rendeva al sacerdote circa euro 6.000 al mese, è stata immediatamente sospesa dal Comune di Oppido Mamertina e gli anziani trasferiti presso strutture autorizzate.