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Sabato, 27 Aprile 2024

VIDEO| Le scatole di medicine senza fustelle buttate nel greto della fiumara

I carabinieri del Nas, durante le indagini dell'inchiesta Archifarm, hanno ritrovato e sottoposto a sequestro penale oltre 2.500 confezioni di farmaci

Due anni di indagini per dare corpo all'operazione "Archifarm", tanto ci hanno messo i carabinieri del Nas per ricostruire i meccanismi truffaldini posti in essere per indurre in errore il Servizio sanitario nazionale. 

Adesso, un farmacista sei medici di medicina generale sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di truffa in concorso, falso ideologico e gestione non autorizzata di rifiuti. 

I carabinieri hanno ascoltato numerosi pazienti, tra i quali molti anziani e con gravi patologie, che dichiaravano di non aver mai assunto i farmaci prescritti a loro nome né tanto meno di essersi recati presso la farmacia ove ne risultava la dispensazione. 

I militari hanno sottoposto a sequestro penale oltre 2.500 confezioni di farmaci in corso di validità, la maggior parte dei quali destinati alla cura delle patologie da contagio Covid-19, trovati abbandonati sul greto del torrente della località Archi di Reggio Calabria, e di cui circa la metà riconducibili all’attività posta in essere dagli odierni indagati. 

Durante la medesima indagine il gip presso il tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura, emetteva un decreto di sequestro preventivo a carico della farmacia e del rappresentante legale, di 19.941 euro ovvero il danno economico che la presunta truffa avrebbe causato ai danni del Sistema sanitario nazionale. 

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