E' tempo di Passione e silenzio. Nel secondo giorno del triduo pasquale, il Venerdì Santo che celebra la morte di Gesù Cristo, l'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, partendo dal sagrato della parrocchia del Santissimo Salvatore, ha raggiunto, così come è stato fatto anche l’anno scorso, il Grande ospedale metropolitano. Al suo fianco, alcuni fedeli e gli agenti della Polizia di Stato

E' tempo di riflessione, affidamento e speranza. Il vescovo, accompagnato da don Stefano Iacopino, cappellano del Gom, ha portato il conforto della preghiera e della Croce del Signore, soffermandosi prima davanti all'ingresso del nosocomio, poi al Pronto Soccorso e infine al cospetto del reparto Covid.

"Abbiamo compiuto - ha affermato il presule - quel gesto dello scorso anno quando sembravano precluse tutte le strade della speranza. Lo abbiamo ripetuto ancora, credendo in Gesù. Abbiamo portato qui il Crocifisso, lo stesso dell'anno scorso. E' un Crocifisso che mi hanno regalato in un carcere, fatto dai carcerati, volendo unire questi due luoghi di sofferenza, lì sofferenza morale, qui sofferenze fisiche. Siamo qui -ha concluso il vescovo - a portare a tutti la parola di speranza che non deve mai venir meno nel nostro cuore".    

Gli appuntamenti del pomeriggio

Anche in questa Pasqua, soffocata dalle restrizioni per il contenimento della pandemia, è stata sospesa la tradizionale Via Crucis diocesana che, con le antiche Varette dall'alto valore simbolico, attraversava il centro storico della città.  Alle 17, in Cattedrale, monsignor Morosini presiederà prima la celebrazione della Passione del Signore, poi, alle 19, la Via Crucis. Le meditazioni delle quattordici stazioni saranno affidate a medici e personale sanitario di Reggio Calabria. L'evento sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook dell'Avvenire di Calabria.