Reggina, Crisetig a un passo: alla scoperta del centrocampista scuola Inter

Trattativa nel vivo e giocatore proiettato verso un ritorno in Italia. Lorenzo Crisetig sembra ormai vicino ad indossare la maglia della Reggina. Il ds Massimo Taibi continua a lavorare duramente per rinforzare la rosa che prenderà parte al prossimo campionato di Serie B e il centrocampista rappresenterebbe un innesto di qualità ma anche esperienza.

Il campionato di Segunda Division, ovvero la Serie B spagnola, è ancora in corso e Crisetig continua a giocare per il suo Mirandes. Tutti i segnali, però, delineano un futuro già scritto al termine della stagione. In attesa di registrare quello che sarebbe l’allungo decisivo per il passaggio in amaranto, analizziamo nel dettaglio caratteristiche e carriera del calciatore.

Il profilo tattico

Lorenzo Crisetig è un centrocampista centrale di piede mancino. Utilizzabile come mediano, è il classico organizzatore di gioco davanti la difesa. Nei suoi trascorsi tra Italia e Spagna ha, inoltre, ricoperto sia il ruolo di mezzala che di trequartista ma la sua posizione naturale è certamente al centro. Nel 3-4-1-2 di Toscano, prendendo come riferimento i due titolari dello scorso anno, l’ex Inter Primavera potrebbe tranquillamente giocare al posto di De Rose.

Gli inizi prestigiosi

Il giovane Crisetig si fa strada nelle giovanili dell’Inter, rimanendoci dal 2007 fino al 2011. Il periodo è perfetto per indossare il nerazzurro, considerando il ciclo storico e vincente della prima squadra. In Primavera colleziona 79 presenze e 4 gol, oltre a mettere in bacheca uno scudetto, un torneo di Viareggio e una Next-Gen Series.

Tra le fila della Beneamata, il centrocampista italiano trova spazio in diverse occasioni nelle convocazioni di un certo Josè Mourinho, ma l’esordio tra i grandi avviene nel 2011 in Champions League contro il Cska Mosca. 

Il giro di prestiti

Inevitabilmente lo spazio all’Inter è ridotto e per un giovane la situazione ideale è andare a giocare con continuità in un’altra squadra. Ecco che per Crisetig, dunque, si concretizzano le cessioni a titolo temporaneo. Siamo nel 2012 e la formazione giusta è lo Spezia. In Serie B il centrocampista si fa notare, giocando 12 partite e attirando l’attenzione del Crotone. Il passaggio, sempre in prestito, ai calabresi segna la svolta nel percorso di crescita. I rossoblu sono, finora, il club con cui Crisetig ha giocato maggiormente (88 partite, 2 gol e 3 assist in 2 stagioni di Serie B) e dove ha espresso il suo potenziale. 

Diventato un giocatore di livello in cadetteria, nel 2014 è tempo di Serie A. Il Cagliari lo mette sotto contratto in prestito e Crisetig ripaga la fiducia del club con una stagione ad alto livello. 30 presenze e 2 assist al suo primo vero anno nella massima serie non contribuiscono ad evitare la retrocessione della squadra, ma il talento messo in mostra gli permette di rimanere in A passando al Bologna.

La squadra emiliana non concretizza un prestito secco con l’Inter, bensì uno con obbligo di riscatto rendendolo a tutti gli effetti di proprietà del Bologna stesso. Una soddisfazione non indifferente che lascia, però, il posto ad una stagione senza grandi traguardi. Solo 6 presenze nel campionato 2016-2017 e un altro prestito a gennaio. Si ritorna a Crotone, questa volta in Serie A e Crisetig sarà d’aiuto per la storica salvezza con ben 32 partite giocate. Ritornato a Bologna, il feeling con il Dall’Ara non scatta e il centrocampista trova posto al Frosinone prima e al Benevento poi se pur marginalmente nell’annata 2018-’19. Morale della favola: 8 presenze con i ciociari, 12 presenze in giallorosso a fine anno svincolato. 

L’anno in Spagna

Con un gran bisogno di trovare squadra, Crisetig accetta di giocare l’attuale stagione al Mirandes a partire dal febbraio scorso. 7 le presenze e soli 347 i minuti giocati finora, motivi per il quale la scelta di ritornare in Italia non rappresenterebbe un colpo di scena. In una piazza come Reggio, dove troverà l’ambiente giusto e la possibilità di giocare con maggiore continuità, l’ex Inter potrebbe tornare a fare la differenza.