Partite a porte chiuse, arriva l'ufficialità della Lega Pro: "Essere pronti ad ogni situazione"

Si attendeva già dalla giornata di ieri l'annuncio formale di un provvedimento ormai abbastanza scontato. La Serie C, così come tutto il resto del pallone italiano, è costretta a chiudere le porte dei propri stadi per un mese causa emergenza Coronavirus. Digerito il decreto del Governo, la Lega Pro ha appena ufficializzato la decisione e di conseguenza le specifiche per i match in calendario a partire dal prossimo fine settimana.

Le disposizioni

Come da comunicato dell'organo sportivo del presidente Ghirelli, preso atto del Dpcm del 4 marzo 2020, sono disposte lo svolgimento a porte chiuse dalla 30^ alla 34^ giornata. In sostanza, il provvedimento inizierà da sabato 7 fino a lunedì 30 marzo per quanto riguarda il solo girone C. Dal 4 aprile, a meno di nuove disposizioni, si dovrebbe ritornare al calcio giocato con i sostenitori sugli spalti.

Da non sottovalutare le ulteriori misure da prendere durante l'afflusso agli stadi di società e addetti ai lavori per le partite in questione. Oltre ai tifosi, infatti, agli impianti sportivi non sono ammessi nemmeno "ospiti accreditati dai club, ma solo arbitri, calciatori, componenti degli staff tecnici, medici e dirigenti ammessi al recinto di gioco, operatori televisivi e giornalisti, operatori dell'informazione preventivamente autorizzati nel numero massimo di 75, il personale tecnico con funzioni strettamente connesse all'organizzazione della gara, gli incaricati della Procura Federale, i delegati Lega, i medici antidoping, gli osservatori arbitrali e l’organo tecnico della CAN C, gli addetti della sicurezza Pubblica, gli Steward previsti nelle aree interessate, i VVFF e gli operatori di Pronto Soccorso, secondo le indicazioni approvate dal GOS. 3.

Non verranno, inoltre, effettuate le interviste in mix zone e la conferenza stampa. Gli eventuali cerimoniali gara verranno attuati in forma ridotta e pertanto senza la presenza di bambini o altri accompagnatori dei giocatori al momento dell'ingresso in campo. Non potrà essere svolta alcun tipo di iniziativa, attività o manifestazione anche se precedentemente autorizzata."

Il calendario della Reggina

La volata finale per la conquista della promozione in cadeterria non avrà per buona parte di tempo, dunque, il pubblico come grande spettatore. La Reggina non potrà contare sul sostegno dei propri calorosi tifosi per ben cinque partite, di cui tre in casa. Si comincia con la sfida esterna al Picerno prevista per domenica 8 alle ore 15. La prima gara in un Granillo deserto si disputerà, invece, il 15 alle 17:30 contro l'Avellino. Altra sfida a Reggio figura il 22 con il Potenza sempre alle 17:30. Si ritornerà in trasferta il 25 alle 20:45, ospitati dalla Casertana. L'ultimo match a porte chiuse è invece Reggina-Rieti del 29 alle 15. Il punto di svolta e, si spera, di ritorno alla normalità è fissato con la gara a Rende del 5 aprile alle 17:30.

Le dichiarazioni di Ghirelli

Notificato il chiaro provvedimento, il presidente della Lega Pro (in foto) ha deciso di rilasciare una dichiarazione per chiarire ulteriormente la vicenda: "Governare l’emergenza - spiega il numero uno dell'organo competente - vuol dire essere pronti ad ogni situazione e non farsi trovare scoperti ed impreparati. Modificheremo il calendario se si presentassero emergenze che mettessero in discussione la conclusione. Oggi questa eventualità non esiste ma siamo pronti ad affrontare l’eventuale scenario. Il comunicato della Lega Pro prende atto della disposizione governativa che prevede la disputa delle gare a porte chiuse fino al 3 aprile pv e nel contempo sancirà le disposizioni che regoleranno lo svolgimento dell’evento sportivo in tali circostanze. "