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Il personaggio

Baccellieri: "Gina, bella e intelligente ma sfortunata in amore"

Il pittore della dolce vita romana ricorda la diva Lollobrigida recentemente scomparsa, che frequentò nella mondanità della Capitale

“Nella vita va così, ti sembra di essere fortunato in qualcosa e poi sei sfortunato per altro. Gina Lollobrigida era una donna bellissima, intelligente e di talento, ma in amore era sfortunata”. Stellario Baccellieri, pittore della dolce vita romana, ha tanti ricordi della diva recentemente scomparsa, con la quale c'era un'istintiva simpatia reciproca.

Erano gli anni Settanta quando la conobbe nel tourbillon della mondanità frequentata dall'artista reggino, che aveva come atelier pubblico e luogo d'ispirazione lo storico Caffé Greco, ritrovo di intellettuali e personaggi dello spettacolo. Quando nel celebre locale Baccellieri ambientò il vernissage della sua personale dedicata al Caffé, la madrina dell'evento fu proprio la Lollo, che amava la sua arte e a una cena, seduta al suo stesso tavolo, aveva posato per un originale ritratto, realizzato dal pittore su un tovagliolo. 

"Tra noi c'era un feeling - racconta il maestro - forse perché lei usciva dal liceo artistico e io sono stato per tanti anni, oltre che artista, insegnante. Tutti mi vedevano dipingere e mi conoscevano, Gina era sempre entusiasta della mia compagnia. Però non mi parlava della sua attività di pittrice, non ho mai visto i suoi quadri".

Stellario Baccellieri

In un suo famoso film, "La bellezza di Ippolita", l'attrice romana era oggetto di desideri maschili voraci. Baccellieri conferma che la sua avvenenza non era una finzione. Nella casa dove trascorre i suoi soggiorni reggini - come adesso, in un febbraio troppo rigido da trascorrere a Roma - il pittore mostra gli album che custodiscono le immagini di feste, mostre ed eventi che lo vedono in compagnia di donne splendide, da Virna Lisi, ad Anita Ekberg, Melba Ruffo e l'amica Elsa Martinelli.

"Gina era bellissima, esattamente come appare in queste foto. Una volta, quando un uomo o una donna erano davvero belli facevano grande scena. Ad esempio qui, elegantissima con quest'abito meraviglioso... oggi domina la volgarità, sono tutti sciatti, pieni di brutti tatuaggi e malvestiti".

Baccellieri aveva legato anche con la procace Silvana Pampanini, vicina di casa dell'artista reggino a Roma: "Mi invitavano alle feste e andavo, ma per carattere non sono molto mondano e Silvana neanche, in questo eravamo simili". Una storica rivale della Lollo, si diceva. "La competizione era normale in quell'ambiente - dice l'artista - ma senza cattiveria e odio, quello lo scrivevano i giornali per pettegolezzo. Però quando proposi a Gina di uscire a cena e invitare pure Silvana, mi rispose che non voleva frequentarla perché aveva parlato male di lei. Non era vero, chissà chi le aveva messo in testa quella cosa... le attrici erano molto suscettibili".

Anche la contrapposizione con Sofia Loren sarebbe stata più leggendaria che reale. Baccellieri le equipara salomonicamente: "Erano belle e brave entrambe, soprattutto erano vere. Quel talento dipendeva dal fatto che recitavano i personaggi della loro vita, venivano dal popolo, avevano fatto la fame e i ruoli dei film rispecchiavano questo vissuto". 

Lollobrigida bellissima e di talento ma con un destino sentimentale sfortunato

Le guerre giudiziarie per l'eredità di Gina Lollobrigida e altre star svelano un mondo di solitudine, bisogno d'amore e dipendenza affettiva. Catene sentimentali che non graziarono nemmeno le donne più ammirate e famose del cinema italiano. "Gina ebbe a che fare con uomini pessimi - commenta il maestro - Bisogna essere intelligentissime per capire se un uomo è davvero quello giusto con cui stare. Ognuno di noi ha un destino, lei era corteggiata da tutti ma nei sentimenti soffrì tanto".

Icone sessuali, Gina e le altre non furono immuni da avance sgradite. Lo sapevano tutti anche se all'epoca non si chiamava MeToo, ma sofà del produttore. "La madre della Loren - racconta Stellario Baccellieri - anche lei alta e statuaria, aveva fatto la comparsa cinematografica e quando Sofia a 16 iniziò a cercare piccole parti sui set, pretese che nessuno la toccasse perché era minorenne. Poi con la maggiore età della figlia non ebbe più controllo sulla situazione". Sulla Lollo qualche gossip ricamava storie anche sull'enorme diamante che le fu regalato da un arabo, forse dopo una notte di passione. 

Le criticatissime unioni di dive attempate con compagni molto più giovani erano e sono un fenomeno comune. Negli ultimi tempi Baccellieri aveva incontrato l'attrice ottuagenaria con il ragazzo che poi sarebbe diventato suo accompagnatore: "Come Gina, molte attrici avanti con gli anni si circondano di giovani, ma non per andarci a letto. Sono cavalieri, fanno da chaperon, oggi le aiutano con i cellulari e la tecnologia. Le vecchie signore poi si affezionano a questi ragazzi, li chiamano amore, li vezzeggiano". 

Il pittore della dolce vita evoca con tenerezza quello che gli confidò l'amica Pampanini: "Aveva molti soldi e mi disse che valeva bene spenderli per la compagnia di un ragazzo... e mi spiegò che quei giovani piacevano anche agli uomini. Oggi fanno tutti così, femmine e maschi, usano questo potere per fare carriera". 

Il pittore con Gina Lollobrigida

Finita l'epoca del Caffé Greco, il circolo degli artisti si è spostato al Babington

Protagonista suo malgrado di una polemica con gli attuali proprietari del Caffè Greco, Baccellieri adesso si è spostato al Babington, in piazza di Spagna, dove c'è l'appartamento in cui l'artista risiede da oltre quarant'anni. "Mi è dispiaciuto - spiega - perché il Caffé Greco era il luogo dove la gente sapeva di trovarmi, dove dipingevo ed esponevo i miei quadri. E' stato il primo locale in cui sono capitato quando arrivai a Roma: non sapevo dove andare, vidi lì dentro De Chirico ed entrai".

Gli è stato imposto di non occupare il suo abituale spazio sostenendo che lo sottraesse alla fruizione dei clienti, e oggi l'assenza del maestro e delle sue tele tra i velluti e i fregi del sontuoso arredamento sembra segnare la fine di un'epoca dorata e mai più ripetibile. Attrattore non solo di vip, Stellario vide passare nel Caffé Greco anche il presidente della Repubblica Sandro Pertini e la regina britannica Elisabetta II. "Ce ne siamo andati via tutti - dice sorridendo - di recente al Babington ho incontrato i Bulgari, e mi hanno detto che non vanno più lì da anni".

Anche la magnifica Lollo fu tra i clienti di quel Caffé che appare in molti quadri di Stellario. "Quando mi vedeva in giro mi cercava, era spontanea, umile e modesta". E il pittore reggino ha mai pensato a qualcosa di diverso tra loro? "Assolutamente no, ero troppo giovane rispetto a lei. Poi per corteggiare una donna così servono molti soldi e io non ne avevo. Ero fatto così, quando si usciva a cena, tenevo a pagare io sempre, anche con Silvana Pampanini".

Oggi la tendenza si è ribaltata e ad offrire sono spesso le signore, è giusto? "Certo, i giovani fanno bene, hanno capito che la virilità è più preziosa della femminilità perché la potenza fisica maschile è destinata a finire".

Circondato da tele e cavalletti, con l'età il maestro qualche volta pensa ai figli che non ha generato, ma non prova rimpianti: "Ho tanti affetti attorno e ormai conosco me stesso, so che io sto bene da solo e con la mia libertà. Per un artista l'unico vero amore della vita è l'arte". 

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