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Economia

Calabresi nel mondo, la Regione diminuisce le risorse e Nucera scrive alla Santelli

Il presidente de ‘La Calabria che vogliamo' chiede l'aggiunta di nuove somme: "Il taglio va in contrasto con la necessità di valorizzare il nostro brand"

Ridotte dal bilancio regionale della Regione Calabria 2020-2022, approvato lo scorso 27 aprile, le risorse destinate ai ‘Calabresi nel mondo’. Previsti 100 mila euro per il 2021 e stessa cifra per il 2022. Le associazioni che puntano a tenere saldo il legame con la Calabria non ci stanno e Giuseppe Nucera, presidente de ‘La Calabria che vogliamo', scrive una lettera aperta alla governatrice Santelli, al presidente del Consiglio Regionale Domenico Tallini e all’assessore al Bilancio Francesco Talarico per chiedere di intervenire sulla decisione.

“I calabresi nel mondo rappresentano una risorsa fondamentale e imprescindibile, non possiamo farne a meno. Sono loro i nostri primi ambasciatori e portavoce di una cultura millenaria, di valori e tradizioni che bisogna tramandare e non trascurare. La scelta di tagliare i fondi alla Consulta -sottolinea Nucera- va in contrasto con la necessità di valorizzare il nostro brand. ‘La Calabria che vogliamo’ sin dai suoi primi passi ha messo in rilievo l’importanza di tali associazioni assieme al bisogno di costruire una forte e rinnovata reputazione del nostro territorio”.

“La Calabria esprime personalità di rilievo in tutti i settori, professionisti eccezionali in giro per il mondo che rappresentano il nostro miglior biglietto da visita all’estero. Con loro, le varie associazionie istituzioni presenti fuori dai confini regionali come Consolati e Camere di Commercio, va fatto un lavoro sinergico e propositivo in un’ottica di sviluppo.

Comprendo che la situazione economica del bilancio regionale non sia delle più floride, ma invito la governatrice Santelli, il presidente Tallini e l’assessore Talarico a valutare il reperimento e l’aggiunta di nuove somme dedicate alla Consulta, investimenti che sarebbero di notevole importanza strategica e ricaduta in termini di visibilità internazionale.

La Federazione dei calabresi sparsi nel mondo può e deve rappresentare un polo di promozione che dall’estero attiri interessi e nuove possibilità nei confronti della nostra Regione”, conclude Nucera.
 

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