"Ha deliziato grandi e bambini con i suoi dolci artigianali": Martino chiude dopo 48 anni
La nota pasticceria del centro ha abbassato per sempre la saracinesca. Sui social il rammarico dei clienti
Si è abbassata per sempre la saracinesca della nota pasticceria di Reggio Calabria, Martino. Sulla saracinesca nera della pasticceria, in via San Marco, nel cuore del centro storico di Reggio Calabria, un semplice annuncio alla clientela dopo tanti anni di lavoro. "La pasticceria Martino è nata nel 1976 e per quasi 50 anni ha deliziato grandi e bambini con i suoi dolci artigianali. La pasticceria Martino, oggi 29 febbraio 2024 saluta l'affezionata clientela e la ringrazia per averla accompagnata in questo lungo e "dolce" cammino".
Un annuncio che la città non avrebbe mai voluto leggere. Dopo quasi cinquant'anni di lavoro la decisione, sicuramente sofferta, dei titolari di non aprire più e di non continuare l'antico mestiere artigianale.
La notizia della chiusura, così, si diffonde anche via social e sono davvero in tanti a commentare il post di Facebook di Nino Liotta che con rammarico aveva dato la notizia. Scrive Liotta: "Praticamente un lutto. La gloriosa pignolata di Martino, Patrimonio dell’umanità, rimarrà solo un ricordo, si unisce alle Pesche di Margherita e alle tante altre icone dolciarie del nostro territorio, dispiace anche qui che la STORIA non abbia avuto un seguito. Buona pensione Signor Martino e grazie per le tonnellate di piacevoli dolcezze degli ultimi 48 anni".
E tanti sono i commenti ed i ricordi. Scrive Serena Violante: "Non capirò mai perché gente che ha attività avviate con clientela fidelizzata le chiuda così ...possibile che non esista in tutta Reggio un giovane pasticcere/a pronto a subentrare? Mi sembra uno spreco". Ed ancora Francesco Saccà: "E i profiteroles ? E i bocconcini alla panna con caramello? Vogliamo parlarne" Non siamo solo noi consumatori a dirlo, ma anche suoi valenti colleghi riconoscono che su questi prodotti era insuperabile".
C'è anche chi, come Carlo Indellicati, evidenzia la gentilezza: "Una vera istituzione... qualità e garbo... e poi la famosa, inarrivabile pignolata. Ho abitato per 30 anni a 100 metri dalla pasticceria. Non c’era giorno che non passavo da lì".
