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L'intervento

Autonomia, Antonio Lo Schiavo: "No deciso a quella differenziata"

Il consigliere regionale si prepara ad "una battaglia campale" a palazzo Campanella contro la proposta Calderoli

"Il no all'autonomia regionale differenziata rappresenta la battaglia politica campale dell'attuale consiliatura regionale. L'autonomia differenziata significherebbe cristallizzare le disparità che oggi esistono nel Paese. Questo disegno, non a caso, nasce dalle Regioni del Nord che chiedono di avere più potere rispetto ad alcune materie oggi demandate alla gestione dello Stato".

Così il consigliere regionale calabrese, Antonio Lo Schiavo (misto, Liberamente progressisti), nel presentare a Lamezia Terme (Catanzaro), le ragioni del 'no' all'autonomia differenziata. All'incontro hanno preso parte anche Luigi de Magistris (leader di demA) e il consigliere regionale Ferdinando Laghi (demA).

"Il rischio - aggiunge Lo Schiavo - è che, oltre alla possibilità di trattenere maggiori residui fiscali nelle regioni che producono di più, si vada contro i principi di solidarietà e unità nazionale. Con il criterio della spesa storica, poi, si renderebbero legittime le disparità tra regione e regione".

"Mentre ancora siamo in attesa che vengano definiti i Lep si parla di una riforma che dà più autonomia alle Regioni senza però garantire omogeneità di diritti su tutto il territorio nazionale. Siamo al paradosso, così come è paradossale che una riforma di tale portata non passi dal Parlamento ma - conclude - da un'intesa tra Stato e Regioni".

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