Lavoro, insediato l'Osservatorio contro le discriminazioni
Il commento di Mancuso e della neo presidente dell'organismo, Cuzzupi: "L’obiettivo sarà quello di ascoltare ogni esigenza legata al mondo del lavoro, con particolare riferimento a tutte le discriminazioni"
"Con l’insediamento dell’Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, la Calabria dà vita ad un'alleanza tra tutti i soggetti istituzionali, sociali ed economici coinvolti sulla questione, per fronteggiare la piaga della discriminazione e per vigilare e monitorare la sicurezza e la salute dei lavoratori".
Queste le parole del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso che ha aggiunto: "Si tratta di un organismo che darà lustro alla nostra regione e dovrà coadiuvare, anche col sostegno di esperti della materia, sia la politica che i lavoratori e le imprese. Sono certo che ci sarà un’attività propositiva dell’Osservatorio e un vigile, puntuale e costruttivo percorso di collaborazione.
Il Consiglio regionale - ha concluso il presidente - ascolterà con attenzione tutte le proposte che l’organismo avanzerà per contrastare ogni discriminazione sui luoghi di lavoro".
L'osservatorio, istituito con la legge regionale n° 41 del 28 novembre 2022, ha funzioni consultive e di monitoraggio delle attività in materia di salute e sicurezza sul lavoro, delle discriminazioni e delle situazioni di mobbing.
Si è detta "particolarmente emozionata", Ornella Cuzzupi, neopresidente dell’Osservatorio che ha dichiarato: "Oggi si inaugura una pagina importante per la Calabria. Con l’insediamento di questo Organismo, l’obiettivo sarà quello di ascoltare ogni esigenza legata al mondo del lavoro, con particolare riferimento a tutte le discriminazioni. Ringrazio per la fiducia il presidente della giunta Roberto Occhiuto e il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso ai quali mi lega una sincera stima”. Ornella Cuzzupi ha poi svolto una relazione introduttiva.
L'Osservatorio è composto:
- da tre esperti designati dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale;
- dall’assessore competente in materia di lavoro o suo delegato;
- dal dirigente generale del competente dipartimento regionale;
- da un rappresentante ciascuno delle confederazioni maggiormente rappresentative a livello sindacale;
- da un rappresentante dell’Inail;
- da un rappresentante dell’Ispettorato del lavoro;
- da un rappresentante dell’Inps;
- da un rappresentante dei consulenti del lavoro, indicato unitariamente dai cinque ordini provinciali della Calabria;
- da un rappresentante dell’associazione nazionale mutilati invalidi del lavoro, indicato unitariamente dalle cinque sedi territoriali presenti in Calabria.