rotate-mobile
Politica

"Digitale ed infrastrutture, per il rilancio del Sud": nuovo webinar di Cambiamo!

Al dibattito con il coordinatore provinciale Anghelone sono intervenuti il senatore Berutti, il neo responsabile dell’Area Tirrenica, Fazzolari ed il coordinatore regionale Bevilacqua

"Digitale ed infrastrutture, per il rilancio del Sud" è il nuovo appuntamento in streaming promosso da Cambiamo! Al dibattito con il coordinatore provinciale Saverio Anghelone sono intervenuti il senatore di Cambiamo, Massimo Berutti, il neo responsabile dell’Area Tirrenica, Orlando Fazzolari ed il coordinatore regionale, Francesco Bevilacqua. A moderare l’incontro Francesco Meduri, responsabile Provinciale organizzazione e sviluppo territoriale del movimento guidato da Giovanni Toti.

"Il partito sta crescendo, sia livello territoriale che parlamentare, dove registriamo anche proficue interlocuzioni con molti colleghi che apprezzano la bontà e affiancano le iniziative di “Cambiamo” – ha evidenziato il senatore Massimo Berutti che ha definito determinante l’azione che si sta mettendo in campo negli Enti locali, con i cittadini, e, soprattutto, con i giovani che avvertono la necessità di essere rassicurati e sostenuti dalla classe politica.

"Per rafforzare la nostra presenza sul territorio e per far conoscere il partito - ha aggiunto - abbiamo organizzato per i prossimi 22 ed il 23 maggio, una due giorni dedicata alla campagna di nuove adesioni. Numerosi gazebo, allestiti nelle piazze centrali di varie città ci consentiranno di incontrare, finalmente, ma soprattutto parlare alla gente dopo le restrizioni dovute ai lockdown. Il Paese ha voglia di ripartire, deve ripartire. C’è grande voglia di mettersi alle spalle la crisi provocata dal Covid.

Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta un’opportunità storica che non va sprecata, e va accompagnata da un efficiente apparato burocratico riformato. Dopo il Piano Marshall, il Recovery costituisce l’iniezione di risorse più ingente nella storia della nostra Repubblica. Al sud è fondamentale investire in infrastrutture importanti come l’alta velocità, la rete ferroviaria, stradale e digitale. È inconcepibile – ha concluso - che alcuni Comuni non siano coperti ancora dalla fibra". 

Per il coordinatore regionale Bevilacqua: "E’ inutile parlare di alta velocità o di Ponte sullo Stretto se prima non si attuano interventi concreti sulla mobilità. Inoltre, geograficamente occupiamo una situazione privilegiata, siamo al centro del Mediterraneo e potremmo rapportarci con l’Africa ed il Medio Oriente. In quest’ottica diviene fondamentale lo sviluppo portuale ed il riassetto dell’intera rete portuale. Accanto a questo vanno annoverati il rilancio del turismo, del settore agricolo ed una maggiore valorizzazione delle nostre università. Ritengo poi, che il reddito di cittadinanza a lungo andare non sia un beneficio per l’economia di un Paese perché la gente non ha più stimoli per lavorare considerando che nel Mezzogiorno è difficile che si presentino opportunità occupazionali che ti consentano di non usufruirne più. Ritengo che su questo tema andrebbe  fatta una riflessione".

"Ho aderito a Cambiamo - ha spiegato il responsabile dell’Area Tirrenica Fazzolari – perché ne condivido il progetto e gli ideali. È una scommessa che mi auguro di vincere, contribuendo concretamente alla crescita del partito. Come sindaco di Varapodio, in questi anni, ho sempre lavorato nell’interesse del territorio e dei cittadini portando avanti una politica del fare ed avere dei consiglieri in seno al Consiglio regionale, in vista delle prossime elezioni, costituirebbe un importante traguardo per Cambiamo. Il Recovery Plan, inoltre, dovrà imprimere una svolta incisiva sulle infrastrutture, non può esserci un Paese che viaggia a due velocità. È evidente che il Ponte sarebbe un grande attrattore ma se prima non si investe sulle altre opere, rimarrebbe una ‘cattedrale nel deserto’.

Parliamo di alta velocità ma anche di infrastrutture digitali inadeguate al sud. In alcuni centri dell’entroterra calabrese la fibra è ancora utopia; non bisogna adottare interventi a macchia di leopardo che mortificano alcune realtà territoriali. Altre note dolenti sono l’agricoltura ed il turismo. Il comparto agricolo è abbandonato al suo destino, non sono previsti investimenti e programmazione ed in merito al turismo come possiamo pensare che il turista decida di trascorrere le vacanze nella nostra regione se non abbiamo ospedali adeguati, una rete stradale efficiente ed infrastrutture digitali idonee".

Francesco Meduri ha poi rimarcato che in un Paese l’economia cresce solo se si ha il coraggio di investire sulle infrastrutture: "In Turchia negli ultimi dieci anni sono stati attuati circa 2600 progetti che hanno determinato un enorme aumento del Pil. Sono stati messi in campo investimenti in partenariato tra pubblico e privato, ed è questa la strada che bisognerebbe percorrere anche in Italia. Per quanto riguarda la Calabria ci deve essere la volontà e la determinazione di produrre economia, solo così la nostra terra potrebbe uscire dal torpore in cui si trova. In quest’ottica si deve puntare anche sulle competenze, la formazione è fondamentale per chi si approccia alla
politica, specie per i giovani che saranno la classe politica del futuro".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Digitale ed infrastrutture, per il rilancio del Sud": nuovo webinar di Cambiamo!

ReggioToday è in caricamento