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Sabato, 27 Aprile 2024
I tagli alle autonomie scolastiche

Dimensionamento, a Reggio nessuna variazione al piano nella delusione per le autonomie soppresse

Diventano definitivi tutti gli accorpamenti deliberati da Metrocity, nonostante la Regione avesse ricevuto istanze per operare rilievi, come è avvenuto in altre province

L'approvazione del piano regionale di dimensionamento ha messo la parola fine alla possibilità di salvare le autonomie che erano state soppresse secondo le indicazioni delle province e della Città metropolitana di Reggio Calabria. La delusione è forte soprattutto nel territorio reggino, da cui erano giunte richieste di rilievi alla Regione per scongiurare alcuni accorpamenti stabiliti da Metrocity, istanze che però non si è inteso accogliere.

Diversamente è andata per alcuni degli altri piani provinciali, a cui sono state apportate modifiche: ad esempio, si è mantenuta l'autonomia di due licei di Rende, in provincia di Cosenza, lo scientifico Pitagora (per il quale era stata promossa anche una petizione in rete), e il classico Gioacchino da Fiore, e degli istituti di istruzione superiore di Corigliano-Rossano; altre variazioni hanno riguardato anche la riorganizzazione a Crotone e Catanzaro. 

Modifiche ad alcuni piani ma quello della città metropolitana resta intatto

Nel caso di Reggio Calabria, la delibera 719 della giunta regionale approvata ieri, su proposta della vicepresidente Giusi Princi come assessore con delega all'istruzione, ha acquisito in toto il piano della città metropolitana e le successive note arrivate dallo stesso ente, aventi a oggetto una parte del complesso accorpamento dell'IIs Zanotti Bianco di Marina di Gioiosa.

Nulla da fare invece per le tante criticità dell'assetto deliberato a metà novembre da Metrocity, nonostante i sindacati e alcune istituzioni scolastiche a rischio avessero richiesto formalmente rilievi all'attenzione della Regione. Stamattina, nell'annunciare l'approvazione del piano, Princi ha però chiarito che le parziali modifiche operate rispetto ai piani provinciali sono state motivate soltanto da elementi di non coerenza con le linee guida, già note agli enti locali che hanno poi condiviso le variazioni. Insomma, come già aveva detto dopo l'avvio dell'iter di dimensionamento scolastico, la vicepresidente ha rinviato la questione a province e città metropolitana, uniche titolari delle prerogative di fusione e di aggregazione.

Tutti gli accorpamenti definitivi delle scuole di Reggio e provincia

Diventano ora definitive le soppressioni delle 17 autonomie scolastiche nel primo e secondo ciclo, deliberate dalla città metropolitana. Una mappa fatta con la calcolatrice, che trasforma molte scuole in puzzle dove le persone soccombono ai numeri, e fusioni nelle quali la popolazione interessa comprende comunità e territori spesso molto distanti, e nella provincia in alcuni casi genera nella stessa scuola una pluralità di divisioni. 

Per gli istituti comprensivi in città sono stati approvati i seguenti accorpamenti:

  • Catanoso-De Gasperi accorpa San Sperato-Cardeto (totale 1189 alunni e 21 plessi);
  • Vitrioli-Principe di Piemonte accorpa Galilei-Pascoli (1116 alunni e 7 plessi più la sezione ospedaliera);
  • Galluppi-Collodi-Bevacqua accorpa Alvaro-Scopelliti (1078 alunni e 8 plessi);
  • Nosside-Pythagoras accorpa Giuseppe Moscato (1779 alunni e 19 plessi).

In provincia, sempre per il primo ciclo: Falcone-Borsellino di Caulonia accorpa l'Ic di Roccella Ionica (1168 alunni e 14 plessi); a Melito Corrado Alvaro accorpa Pasquale Megali (1157 alunni e 23 plessi); l'Ic Laureana-Galatro-Feroleto accorpa Melicucco (1220 alunni e 16 plessi); a Polistena Francesco Jerace accorpa Capoluogo Brogna (1272 alunni e 11 plessi); a Taurianova Sofia Alessio-Contestabile accorpa Monteleone-Pascoli (1528 alunni e 14 plessi); a Gioia Tauro Pentimalli accorpa Paolo VI-Campanella (1863 alunni e 15 plessi); l'Ic De Amicis di Platì accorpa i plessi di Careri del comprensivo Ardore-Benestare-Careri-Ciminà (689 alunni e 14 plessi); il comprensivo di Bova Marina-Confoduri accorpa alcuni plessi di Brancaleone-Africo (1056 alunni e 17 plessi); l'Ic Macrì di Bianco accorpa i restanti plessi di Brancaleone-Africo (804 alunni e 15 plessi); mentre i restanti plessi dell'istituto comprensivo Ardore-Benestare-Careri-Ciminà con 739 allievi costiuiscono istituzione scorporata. 

Per le scuole di secondo grado a Reggio Calabria saranno costituiti due poli, il tecnico professionale composto dall'Iis Righi (accorpante) e il Boccioni-Fermi, con 1162 alunni e sette indirizzi compreso il corso serale; e quello liceale composto dal classico Tommaso Campanella (accorpante) e l'artistico Preti-Frangipane (1129 allievi e tre indirizzi più la sezione carceraria).

A Cittanova nascerà un polo liceale con il liceo scientifico Michele Guerrisi che accorpa l'istituto di istruzione superiore Gerace; mentre un polo tecnico professionale sarà frutto dell'aggregazione tra Dea Persefone (accorpante) e Zanotti Bianco (845 alunni e sette indirizzi/plessi compreso corso serale e sezione carceraria). Nell'istituto di Marina di Gioiosa il solo liceo scientifico sarà poi accorpato, insieme ai licei Oliveti-Panetta di Locri, al liceo scientifico Zaleuco di Locri (1731 alunni e cinque indirizzi/plessi). Un ulteriore frazionamento riguarda lo Zanotti Bianco di Marina di Gioiosa, nel quale il corso serale del tecnico di Monasterace sarà accorpato, insieme all'Ipsi di Siderno, all'Iis Marconi di Siderno (1313 alunni e sette indirizzi/plessi).

Dimensionamento scolastico, Giusi Princi: "Salvaguardate le aree interne"

Le maxi scuole con tanti plessi da gestire e la fine di storiche autonomie

Esaminando la rete vigente dal prossimo anno scolastico, appare chiaro che la coperta è corta. Anche a seguito degli accorpamenti, molte scuole dimensionate raggiungono numeri davvero a filo con le soglie di legge. In futuro gli allievi diminuiranno ancora per l'effetto fisiologico dell'andamento demografico sfavorevole ma anche della dispersione scolastica, piaga sociale calabrese a cui la creazione di maxi scuole farà tutt'altro che da deterrente. 

A Reggio Calabria il piano è stato un'amarissima sentenza, contro cui aveva lottato strenuamente, per l'istituto comprensivo Galilei-Pascoli. Sui social della scuola, si è data comunicazione ufficiale alle tante famiglie che hanno partecipato agli open day e nell'intenzione di iscrivere i figli chiedevano cosa accadrà: "Approvato il piano di dimensionamento scolastico regionale che sancisce la fine dell'autonomia del nostro storico istituto". Una scuola che nel tempo aveva subito un drastico calo di iscrizioni proprio a causa di un dimensionamento, e adesso è stata accorpata nonostante avesse chiesto alla Regione di apportare rilievi al piano della città metropolitana, motivando il mantenimento dell'autonomia con la specificità della sezione ospedaliera (che rimane) e per l'ubicazione di un'area geografica caratterizzata da minoranze linguistiche.

Un parametro che è citato nella stessa legge di bilancio sulla base del riordino scolastico previsto dal Pnrr, secondo cui le scuole dei territori di minoranze linguistiche derogano alla soglia minima di iscritti potendo salvare l'autonomia anche con 300 iscritti nell'anno scolastico 2024/2025. In questa situazione, oltre al Galilei-Pascoli a Reggio (area grecanica istituita sulla base della legge da una delibera della provincia nel 2006), si trova anche l'Ic Corrado Alvaro a Melito. Ma questo criterio non è mai stato preso in considerazione dalla Regione, che nelle linee guida non parla di minoranze linguistiche e ha condiviso l'orientamento della città metropolitana, a sua volta in contrasto con il comune di Reggio proprio a proposito della tutela legata all'area grecanica.

Nell'arco di un triennio sono previsti ulteriori tagli di scuole

In queste settimane sono state pochissime le scuole a esporsi scendere in piazza, sia letteralmente che con interventi e istanze, adesso si preannuncia qualche reazione in più. E se Reggio sembra dormiente ad Acri, nel cosentino, si sta organizzando una protesta pubblica dopo l'accorpamento monstre delle scuole di secondo grado, stabilito dalla Regione modificando il piano dell'amministrazione comunale poi recepito della provincia. Una variazione che non pare condivisa come dichiarato da Giusi Princi, e che secondo il sindaco di Acri comporterà perdite di posti nel personale amministrativo.

Nel piano regionale si precisa anche che il dimensionamento non è finito. Negli anni scolastici 2025-2026 e 2026-2027 le autonomie scolastiche assegnate alla Calabria subiranno altri tagli e nel territorio metropolitano di Reggio altre due scuole dovranno essere accorpate. In questa previsione, l'elenco degli istituti che oggi sono scampati alla scure mostra numeri non confortanti. Tante scuole sono vicinissime al limite di iscritti indicato nelle linee guida, ed è lampante il divario con quelle che invece di alunni ne hanno forse troppi. 

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