rotate-mobile
Politica

Elezioni regionali, le posizioni dei candidati a governatore su giochi e scommesse

L'analisi dell'Agimeg, agenzia giornalistica sul mercato del gioco. Ecco come hanno risposto Santelli, tansi, Aiello e Callipo, in corsa per la presidenza

Tre giorni all'alba per la fatidica chiamata alle urne. I calabresi, domenica 26 gennaio, i calabresi si recheranno ai seggi per eleggere il presidente della giunta e i componenti del consiglio regionale della Calabria.

Quattro i candidati in corsa per la presidenza: Francesco Aiello (M5S), Pippo Callipo (PD), Jole Santelli (centrodestra) e Carlo Tansi (lista civica), ma come ha constatato l'agenzia Agimeg prendendo visione dei diversi programmi elettorali, il gioco non rientra tra i temi presi in considerazione dagli aspiranti governatori della Regione.

"Giochi e scommesse - sottolinea Agimeg - non sono stati al centro, a differenza di quanto accaduto in Emilia Romagna, della campagna elettorale, né rientrano tra le priorità del futuro presidente della Calabria. Ad oggi nella regione è in vigore una legge molto stringente in tema di gioco, approvata nel 2018, che ha previsto una serie di interventi per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico". 

La legge in tema di gioco nella Regione

"La legge -spiega l'agenzia - prevede infatti una limitazione degli orari di apertura delle sale da gioco, che non potranno superare le 8 ore giornaliere e, in ogni caso, non oltre le ore 22. La disposizione vale per le sale da gioco dove sono installati apparecchi da intrattenimento (slot e vlt), per le sale scommesse, per gli esercizi pubblici e commerciali, per i circoli privati e i locali pubblici o aperti al pubblico in cui sono presenti o accessibili forme di gioco d’azzardo.

Per le tabaccherie che hanno al loro interno slot, invece, la chiusura è prevista alle ore 20. È inoltre prevista una distanza minima di 300 metri (elevata a 500 metri per i comuni con più di 5 mila abitanti) degli esercizi commerciali rispetto ad una serie di luoghi sensibili come scuole, centri di formazione, luoghi di culto, ospedali, impianti sportivi, luoghi di aggregazione giovanile, istituti di credito e sportelli bancomat, compro oro e stazioni ferroviarie.

Escluse da queste limitazioni le tabaccherie, a condizione che gli apparecchi di gioco siano collocati nell’area di vendita in posizione sottoposta al controllo visivo del titolare e non siano posti in aree separate dall’area di vendita". 

Le posizioni

La candidata del centrodestra Jole Santelli, contattata da Agimeg, ha affermato che "il gioco è un settore importante, ma allo stesso tempo molto particolare, e che le priorità per la Calabria al momento sono altre".

Per il candidato della lista civica Carlo Tansi: "L’azzardo è uno dei problemi della Calabria, il giro d’affari della ‘ndrangheta con il gioco illegale è di 1,3 miliardi di euro l’anno, ma ci sono altri problemi molto più importanti in scaletta, uno su tutti la sanità. Se vinceremo, quando sarà il momento di affrontare il problema dell’azzardo, andremo ad eliminare tutte le zone grigie che consentono irregolarità. Saranno sicuramente bonificate certe situazioni, va tolto il marciume dal sottobosco che prospera intorno al settore".

Dura la posizione del candidato grillino Francesco Aiello, per il quale l’attuale legge regionale, seppur restrittiva nei confronti del gioco, non è sufficiente: "Le misure contenute nella legge regionale vigente non bastano, da sole, a contrastare il fenomeno del gioco d'azzardo. Bisogna chiedersi qual è il profilo del giocatore tipo e ragionare sui dati. L'esperienza ha mostrato che il gioco d'azzardo in Calabria è sottovalutato in quanto poco percepito come problema sociale ed economico.

Giocano soprattutto disoccupati, precari, persone con difficoltà di reddito spesso alleviate da misure temporanee di sollievo della povertà. La marginalità individuale può causare una dipendenza molto forte rispetto al gioco d'azzardo.

Perciò occorre agire su tre fronti: quello legislativo, per esempio introducendo ulteriori deterrenti nella legge regionale vigente; quello politico-programmatico, al fine di creare occupazione stabile con le risorse del territorio; quello pedagogico-sociale, che ci obbliga a riprogettare l'assistenza sociale nel suo complesso, anche insieme agli operatori del terzo settore".

Il candidato del Pd Pippo Callipo non ha invece voluto rilasciare dichiarazioni sul gioco pubblico nella regione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni regionali, le posizioni dei candidati a governatore su giochi e scommesse

ReggioToday è in caricamento