Partinico ricevuto al Comune: "Motivo di grande orgoglio"

Notizia di qualche giorno fa vedeva protagonista Riccardo Partinico, unico reggino ad essere accreditato dal Cio per partecipare all'Olimpiade di Tokyo 2020 con il compito di trasmettere dati tecnici delle gare di karate alle testate giornalistiche internazionali, oltre a presentare il suo studio sui Bronzi di Riace. Una mansione prestigiosa e onorevole, che non poteva passare inosservata dalle parti di palazzo San Giorgio.

L'amministrazione comunale di Reggio Calabria ha deciso di ricevere nelle scorse ore lo stesso Partinico alla presenza del sindaco Giuseppe Falcomata e l'assessore allo sport Giuggi Palmenta. Un incontro di congratulazioni, a cui hanno preso parte anche le due campionesse reggine di karate della società sportiva Fortitudo 1903 e allenate proprio da Partinico, Alessandra Benedetto e Rossella Zoccali, insieme al governatore del Panathlon international Antonio Laganà.

Il primo cittadino e l'assessore allo sport hanno esaltato la figura che rappresenterà Reggio a Tokyo 2020: "Felici di aver potuto fare il nostro in bocca al lupo al Professor Partinico abbiamo avuto l'onore di incontrarlo, insieme a due giovani campionesse e ad un'istituzione del circuito sportivo reggino come Antonio Laganà, mentre si appresta a questa entusiasmante avventura olimpica. 

E' per noi - dichiarano ancora i due esponenti politici - motivo di grande orgoglio, anche perché attraverso Riccardo Partinico un pezzo della nostra città sarà presente in un contesto così prestigioso come quello di Tokyo, dove il professore presenterà  anche il suo studio sui Bronzi di Riace, uno degli elementi più caratterizzanti dell'identità reggina, che certamente vorremo approfondire al suo rientro". 

Soddisfatto, ovviamente, Partinico che ha spiegato: "Partirò tra pochi giorni e dal 5 agosto assisterò alle gare di karate cui prenderanno parte 80 atleti da tutto il mondo, 5 dei quali italiani. Sarà un onore rappresentare in quel contesto la mia città, che cercherò di raccontare anche attraverso lo studio sui Bronzi, non solo guerrieri ma lottatori dell'antico sport greco del pancrazio, al quale ho lavorato negli ultimi anni".