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La riflessione

Reggio Futura: "Città più impreparata che mai all'arrivo della stagione turistica"

Italo Palmara si esprime in modo critico sulle politiche messe in atto dall'amministrazione comunale per attrarre visitatori

Una disamina sull'attrazione turistica esercitata da Reggio arriva da Italo Palmara, presidente dell'associazione "Reggio Futura". Secondo Palmara con la stagione estiva alle porte la città, dal punto di vista turistico, si fa trovare impreparata e ancora più degli ultimi anni.

Scrive Palmara in una nota: "Bisogna essere obiettivi ed ammettere che la nostra città non è mai stata ai livelli di Taormina, Porto Cervo, Rimini o Gallipoli: abbiamo pochissimi turisti, e per quel che riguarda servizi e strutture siamo distanti anni luce rispetto alle capitali turistiche italiane ed europee. Se a questo aggiungiamo che l’aeroporto funziona poco e male e che i voli per Reggio hanno costi stratosferici, il mistero è chiarito".

Il presidente di Reggio Futura ritiene che bisognerebbe incentivare e agevolare  gli imprenditori locali che promuovono attività o che offrono servizi per i turisti, esattamente come avviene in tutte le città che vivono di turismo. E cita l'esempio di Rimini che ha di recente pubblicato un bando per l’assegnazione di contributi economici a favore di organizzatori di grandi eventi in ambito turistico.

"La nostra amministrazione comunale - dice Palmara - opera invece modo diametralmente opposto. Negli ultimi anni ha inteso  cancellare la realizzazione del Waterfront (salvo poi cambiare idea, ma solo dopo che gli importi già finanziati erano andati perduti…) e di abbandonare definitivamente il progetto del molo di attracco e del porto turistico. In compenso, a breve potremmo ritrovarci il porto invaso di Tir, che, come è notorio, rappresentano una grossissima attrazione turistica. Sempre al fine di incentivare il turismo - continua - è stata poi introdotta una tassa di soggiorno per chiunque venga a trascorrere le vacanze da noi. Il Lido Comunale, una volta rinomato fiore all’occhiello reggino, oggi viene immortalato in foto solo per documentare il suo totale stato di abbandono e di degrado. E per finire, la ciliegina sulla torta è rappresentata dai locali pubblici che pagano una tassa di occupazione per gazebo e dehors esorbitante (quattro volte più cara rispetto a quella pagata dai lidi di Taormina)  e sono di continuo oggetto di sanzioni e sequestri".

Conclude il presidente di Reggio Futura: "Immaginiamo che, a fronte di tutto ciò, realtà come Rimini, Riccione, Gallipoli o Taormina stiano già tremando nel timore di essere soppiantate dalla nuova regina del turismo: la Città Metropolitana di Reggio Calabria. Applausi agli artefici di tutto ciò".

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