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Sabato, 27 Aprile 2024
Lo scontro politico / Villa San Giovanni

Villa San Giovanni, dura reazione della minoranza al rinvio del consiglio comunale

Il gruppo di opposizione solleva questioni legate alla trasparenza e la gestione finanziaria dell'amministrazione

La trasparenza e la gestione finanziaria dell'amministrazione di Villa San Giovanni è al centro della dura reazione della minoranza dopo il rinvio del consiglio comunale, causato da un errore formale nei dati di bilancio.

In una nota firmata dai consiglieri dell'opposizione (Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari, Stefania Calderone e Domenico De Marco) si ricostruisce la vicenda, partendo dalle motivazioni con cui la sindaca Caminiti ha annunciato il rinvio del consiglio al 21 febbraio, attribuendolo a un motivo tecnico. Il presidente Daniele Siclari e il consigliere Marco Santoro hanno espresso preoccupazione durante la discussione in commissione bilancio, sottolineando la mancanza del parere del revisore dei conti, ritenuto cruciale per una trattazione accurata in consiglio.

Nel contesto delle dichiarazioni dell'amministrazione sull'errore come "significativo necessario tecnicismo", la minoranza ha richiesto chiarimenti approfonditi e ha sottolineato l'importanza della trasparenza nelle azioni dell'amministrazione. I consiglieri vogliono conoscere le misure adottate in risposta alle prescrizioni del Ministero degli Interni per il bilancio stabilmente riequilibrato e, nell'esercizio delle loro funzioni, vigileranno attentamente sulle argomentazioni della previsione, per garantire la correttezza e la trasparenza nella gestione finanziaria del comune.

La minoranza richiama l'attenzione sul parere che, ancora dopo essere stato da loro sollecitato non è ancora pervenuto, sarà reso dal revisore dei conti, soggetto a verifica ed attenta analisi da parte della Corte dei Conti. L'attenzione dei consiglieri si concentra sulla verifica dei dati di bilancio e sulla conformità alle prescrizioni ministeriali, con l'obiettivo di garantire la corretta gestione delle risorse pubbliche.

Conclude il gruppo: "Il rinvio del consiglio comunale, oltre a sollevare domande sulla procedura amministrativa, spinge la minoranza a richiedere ulteriori spiegazioni e assicurazioni sull'integrità delle decisioni finanziarie comunali, nonché la discussione degli altri punti rinviati 'per motivi di economicità', non aventi carattere di urgenza".

  

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