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Natale al freddo e al gelo per i piccoli della scuola elementare di Vinco

La denuncia del movimento Reggio Bene Comune. Pare che "a causa di un cospicuo debito del Comune con la ditta fornitrice di gasolio per quest'anno non saranno attivati i riscaldamenti"

I bimbi delle scuole elementari di Vinco sono stati lasciati al freddo e al gelo a causa della mancata attivazione dei riscaldamenti. A denunciare la situazione il movimento Reggio Bene Comune: "Immaginare un inverno a scuola in collina, siamo sui 600 metri circa, senza una fonte di calore diventa molto difficile, anzi siamo convinti sia letteralmente impossibile".

Il movimento ha appreso la notizia da un gruppo di genitori, pare "che a causa di un cospicuo debito del Comune con la ditta fornitrice di gasolio per quest'anno non saranno attivati i riscaldamenti che, di solito, al primo di dicembre avrebbero già dovuto riscaldare le aule consentendone una adeguata fruizione. Colpisce e genera un senso di profondo sdegno ed impotenza questo stato di cose perché parliamo di servizi veramente essenziali che non dovremmo mai mettere in discussione".

Il sindaco qualche giorno fa, attraverso la stampa, aveva annunciato ai cittadini che "per questo Natale non sarebbe "mancato nulla". Invece il risveglio, per moltissimi, è quello triste delle colline trasformate in discariche cittadine, della riduzione dell'erogazione idrica in molte aree e del gelo che questi bimbi dovranno sopportare se vogliono usufruire del diritto allo studio come costituzionalmente previsto".

Secondo Reggio Bene Comune "se le cifre di centinaia di migliaia di debito venissero confermate ci si chiede perché si è atteso così tanto per mettersi in regola con la ditta del gasolio ma, nondimeno, ci si interroga per quali motivi, vista la programmazione dei fondi europei che offre ampie opportunità di sostegno finanziario a progetti nell'ambito energetico, della sostenibilità e dell'inclusione, non si siano mai attivati progetti per ridurre al massimo la dipendenza da questo tipo di combustibili e dai privati stessi; non sarebbe stato opportuno e virtuoso un percorso verso fonti rinnovabili alternative che compensassero, al meglio delle possibilità, questo fabbisogno energetico?"

"Nei fatti - conclude la nota - ci si ritrova al cospetto di un'emergenza continua in più settori strategici della città e la garanzia dei servizi essenziali è il presupposto per non mandare in dissesto il Comune stesso. D'altronde, come da più parti richiesto, forse sarebbe stata e sarebbe la migliore opzione per ripartire con una gestione ordinaria, economico-finanziaria che, da qui a qualche anno, potrebbe rimettere la città sui binari della normalità.

Non servono alberi di Natale accessi con grandi cerimonie se poi, lo spirito stesso di questa ricorrenza che ci vuole vicino agli ultimi, viene violato e mortificato sul territorio da tali gravi ed inaccettabili disservizi. Viene d'obbligo citare un famoso scrittore che sentenziava : "Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese!"

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