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Domenica, 28 Aprile 2024
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Tfa sostegno, parte l'VIII ciclo: ecco come iscriversi alle prove di ammissione della Mediterranea

Domande entro il 29 giugno per il percorso atteso da migliaia di docenti. Ma le cattedre per gli specializzati continuano ad essere al Nord

Era una notizia molto attesa dai docenti calabresi precari, ma anche dagli insegnanti già di ruolo. Con il decreto n.694 del 30 maggio 2023 il ministero dell’università e della ricerca ha autorizzato l’avvio, per l’anno accademico 2022-2023 in corso, del Tfa (tirocinio formativo attivo) per il sostegno didattico, giunto al suo ottavo ciclo.

Si tratta dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione nel sostegno agli alunni con disabilità in tutti i cicli di istruzione scolastica, e per la seconda volta in Calabria i corsi si svolgeranno in tutta la regione, presso l'Università Mediterranea di Reggio Calabria, la Magna Graecia di Catanzaro e l'Unical di Rende, in provincia di Cosenza. In dettaglio, dei 2434 posti che il ministero ha previsto per la specializzazione dei docenti calabresi, 854 saranno nell'ateneo reggino.

Alla Mediterranea 854 posti, sul sito è stato pubblicato l'avviso con le modalità di iscrizione

E' il primo passo dell'iter, a cui seguirà a breve la pubblicazione degli avvisi delle singole università con modalità di iscrizione e costi, compresi quelli per sostenere le prove preselettive di ammissione, che in tutta Italia si svolgeranno dal 4 al 7 luglio 2023 (iniziando dalla scuola dell'infanzia e fino alla secondaria di secondo grado). L'Unirc lo ha già fatto e tutte le informazioni si trovano nella pagina dedicata, dove si elencano anche i criteri per rientrare tra i partecipanti soprannumerari. Le domande, con procedura on line, dovranno presentarsi entro il 29 giugno e la quota di iscrizione alle prove di ammissione è di 120 euro per ogni grado di scuola per cui si voglia aderire.

Il titolo di sostegno, di cui il ministero ha già annunciato fondi destinati al successivo nono ciclo, è ambìto perché dà accesso a diversi filoni di nomine nella scuola: dai posti a concorso, agli elenchi aggiuntivi Gae relativi ai posti di sostegno, la prima fascia delle Gps sostegno per gli incarichi a tempo determinato e, sempre da questa graduatoria, alla procedura straordinaria di assunzione introdotta la prima volta nel 2021 e quest'anno prorogata per la terza volta. Proprio quest'ultimo canale è appetibile per gli specializzandi, che potrebbero concludere il tfa in tempo (deve essere completato entro giugno 2023) per il rinnovo delle graduatorie, nelle quale entrerebbero con in tasca il prezioso titolo.

La novità di questo VIII ciclo, d'intesa con il Ministero dell’istruzione e del merito, è la riserva della quota del 35% per gli insegnanti con almeno 36 mesi di servizio sul sostegno didattico negli ultimi cinque anni. Per questi docenti è anche prevista l’ammissione diretta alla prova scritta: una disposizione che sta creando polemiche ed è sotto la lente dei sindacati perché interpretata in modo diverso dalle varie università dove si svolgerà la formazione.

Specializzati qui ma con il destino segnato di dover lavorare nelle regioni del Nord

Il dato che però salta subito all'occhio è la disparità di numeri tra le regioni del Sud e quelle del Nord, con una evidente incongruenza: la maggioranza dei posti è infatti nel Meridione (a causa della scarsità di atenei accreditati per il Tfa), ma poi le cattedre disponibili sono decisamente meno. Insomma ci si specializza qui e poi si va a insegnare a migliaia di chilometri di distanza, nelle scuole del Nord. Questo divario era stato evidenziato già due anni fa in un dossier di Cisl Scuola, segnalando come in province e regioni settentrionali l'attribuzione di posti sul sostegno andasse a docenti senza titolo, fino al 90%. E' ancora così, fino a quando arrivano gli insegnanti specializzati del Sud, destinati a una lunga immobilizzaziione dal vincolo, particolarmente duro per queste cattedre che spesso (triste ma oggettivamente vero) sono utilizzate come scorciatoia per il ruolo.

Eppure i posti di sostegno esistono in tutta Italia e anzi soprattutto nelle regioni del Sud aumenta la richiesta per gli allievi con disabilità, spesso affidati a docenti non specializzati per mancanza di colleghi che abbiano conseguito il diploma (il tfa è ancora una esperienza formativa relativamente giovane). Quest’anno, dopo le nomine in ruolo, a livello nazionale si stima ci saranno ancora 14.488 cattedre di sostegno da assegnare al 1 settembre 2023, a cui sommare 9000 posti aggiuntivi di organico di diritto, derivanti dall'incremento che era stato stabilito dalla legge di bilancio 2021 (sono in realtà cattedre teoriche). Senza contare pensionamenti e mobilità. Cifre che - lo precisiamo - sono in costante aggiornamento dei singoli uffici scolastici, condizionate da graduatorie, concorsi e ricorsi.

A Reggio Calabria e provincia non sono stati chiesti posti in deroga

I studenti con sostegno didattico sono tanti e hanno bisogno di insegnanti anche in Calabria, ma (sulla carta) sembra che a Reggio non sia così. L'organico dell'anno 2022/23 conta circa 8000 posti totali di sostegno, di cui 2573 nella provincia di Reggio. In questo contingente lo spartiacque è però la differenza tra organico di diritto (1237 posti) e di fatto (1300) e soprattutto quello zero nella casella dei posti in deroga, perché l'ambito territoriale reggino è stato l'unico a non farne richiesta all'ufficio scolastico regionale (che li ha concessi alle altre province). E' credibile? Guardando i numeri - e soprattutto i tempi estesi ben oltre il suono della prima campanella - delle supplenze, diremmo di no.  

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