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Maksimovic esaltato da Reggio: "Sapete cosa vuol dire realizzare una tripla davanti a questo pubblico?”

Il play-guardia della Pallacanestro Viola, Mateja Maksimovic è stato ospite a “Momenti nero-arancio”, format settimanale curato dalla Tv Ufficiale del Club Videotouring

l play-guardia della Pallacanestro Viola, Mateja Maksimovic è stato ospite a “Momenti nero-arancio”, format settimanale curato dalla Tv Ufficiale del Club Videotouring.

Ecco le sue impressioni.

La gara contro Ragusa?

“Posso tranquillamente affermare che, per quel che si è visto sembrava più una partita di B1 che di B2. Livello altissimo tra Ragusa e noi. Tanta intensità. Siamo andati forte sia noi che loro”.

Pallacanestro di ritmo. Ti piace il modo di giocare della squadra?

“A dir la verità io ho iniziato a giocare a ritmi elevati quando sono arrivato in Italia. In Serbia il gioco era più lento e statico. Il Basket moderno è questo: correre, difendere, tirare, tutto in velocità”.

"Secondo me ogni partita è difficile e tutte saranno ostiche. Tutti possono battere tutti. Eravamo primi in classifica ed abbiamo dimostrato che ci siamo. Adesso dobbiamo dimostrare di essere più forti.
Siamo uniti: questo parte da fuori dal campo. Siamo amici e penso che quello che la gente vede è frutto della nostra amalgama. Non conoscevo nessuno prima ma il feeling è importante. Siamo felici di giocare insieme.”

L’affetto della piazza?

“La società ci fa sentire a casa. Vorrei ringraziare a nome di tutta la squadra la moglie del Presidente, la signora Emilia. Le sue crostate sono eccezionali. Il pubblico è importantissimo. E’ il nostro sesto uomo e ci tiene tanto alle nostre vittorie e prestazioni. Sapete cosa vuol dire realizzare una tripla davanti a 1.200 persone? Uno spettacolo”.

Il mio ruolo in campo?

“Sono una combo-guard, non un play, sia io che Seck. Siamo intercambiabili e ci troviamo molto bene, eventualmente anche insieme. Devo migliorare sulla difesa sui pick and roll. Dialogo spesso con il Coach Cigarini. Ogni partita ha la sua storia. Non penso ai punti, penso a tutto quello che possa essere utile per la squadra, approcciando alla partita al cento per cento, giocando la giusta aggressività. Il basket è cambiato tanto: il play, è diventato una “Point-guard” che magari dispensa pochi assist e realizza sempre tanti punti.
Cerco di raggiungere il giusto equilibrio”.

La prossima sfida?

“Abbiamo giocato due amichevoli contro di loro vincendo ma questo non significa nulla. Verranno qui per vincere, come detto, guai a pensare di essere migliori degli altri. E’ un derby ma siamo pronti a dare il massimo”.

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