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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Reggina, la sortita tv di Saladini: "Sistema calcio contro di me. Fiducia in vista del Consiglio di Stato"

Dopo due mesi dall'ultima intervista pubblica, rigorosamente ben a distanza da Reggio Calabria, l'imprenditore lametino dice la sua sull'estate horror del club amaranto

Dopo due mesi dall'ultima intervista pubblica, rigorosamente ben a distanza da Reggio Calabria, Felice Saladini ha scelto Sportitalia per dire la sua sulla situazione della Reggina 1914 srl, ad un passettino dalla sparizione dal calcio Prof. L'imprenditore lametino spiega:

"Per molti la Reggina è molto più di una squadra e molti altri ci sostengono e hanno capito che abbiamo utilizzato una legge dello stato. Un anno fa, c'era una Reggina fallita, il 18 di giugno mi accolgo il debito e iscrivo la Reggina in B, pagando 4 milioni di euro per l'iscrizione. L'ho fatto perché sono calabrese e mi sono messo a disposizione del mio territorio, anziché stare a fare chiacchiere. Ho messo in totale 15 milioni di euro".

Aggiunge Saladini: "Ho pagato 5,4 milioni di euro il 20 giugno, una legge dello stato mi ha consentito di ristrutturare il debito e nessuno ha messo in discussione il fatto che i 760mila euro dovessero essere pagati entro il 12 luglio. Il Tar richiama il famoso 169/A che però parla chiaro e io al Consiglio di Stato vado con estrema fiducia".

Sul capitolo della cessione del club spiega: "Noi vendiamo la società al fondo, io ho visto gli investitori e se il 29 andrà bene la platea degli investitori si allargheràI dipendenti li paga la Reggina è oggi la società ha un socio e un amministratore. Io ho venduto la Reggina al fondo, che mi ha presentato investitori credibili. All'atto di cessione è stato indicato IlariMi aspettavo che questo sistema potesse premiare un giovane imprenditore che ha investito e invece sono rimasto vittima di un sistema che mi ha messo con le spalle al muro. Ho rispetto di Gravina e di Balata, però penso che si poteva probabilmente sfruttare quello che era il coraggio di un imprenditore italiano che ha voluto investire nel calcio della sua terra".

Sui motivi della cessione dice: "Il motivo per cui ho venduto lo ripeto: sono stato messo in un angolo da questo sistema e per liberare la Reggina il gesto da fare era venderla". 

Infine sull'ex presidente Cardona dice: "E' un uomo di Stato, al quale devo dire grazie per aver accettato la mia sfida. Mi ha insegnato tanto e anche alla mia famiglia. E' una persona straordinaria che si è innamorata del mio progetto e riconosciuta in modo importante dalla Lega e dalla Federazione. Oggi è troppo quello che gli stanno dicendo contro, è una persona istituzionale che ha pensato a rappresentare la Reggina. Oggi devo dire ancora grazie a lui perchè in me ha riconosciuto un imprenditore onesto e leale".

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