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Venerdì, 26 Aprile 2024
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L’arte che trasmette emozioni: il reggino Antonio Federico si racconta nel suo nuovo libro

È “L’umanità cercata ed illustrata dalla finestra di un social network” il titolo dell’ultimo scritto del noto fumettista, il quale raccoglie le sue illustrazioni più condivise sui social. L’intervista di ReggioToday all'artista

Avere un talento è una gran fortuna, scoprilo e saperlo utilizzare è una virtù, trasformarlo in un tramite per veicolare emozioni rappresenta certamente un qualcosa di unico. Il vignettista reggino Antonio Federico ha saputo esprimersi al meglio con la sua arte, crescendo nel tempo e riuscendosi ad affermare a grandi livelli proprio grazie all’empatia creata con il pubblico.

Oltre 25 mila followers nella pagina Facebook “Antonio Federico Art”, fondatore della prima Accademia del fumetto in Calabria, collaboratore della Nemo Academy e attualmente insegnate di discipline artistiche e grafiche al Liceo Artistico di Prato. Sono solo alcuni degli impegni che Federico porta avanti, ma è certamente grazie alle illustrazioni social che ha visto amplificarsi notevolmente la sua divulgazione. Opere che vanno a fotografare momenti dell’attualità, cercando di far riflettere e sensibilizzare su diverse tematiche e che adesso sono raccolte nel suo nuovo libro dal titolo “L’umanità cercata ed illustrata dalla finestra di un social network”.

Antonio Federico - libro l'umanità cercata ed illustrata 2-2-2

Lo scritto – che lo stesso Federico presenta in giro per l’Italia e farà tappa anche nella sua Reggio – raccoglie tutte le illustrazioni più condivise e apprezzate sui social. Un viaggio attraverso i disegni con gli occhi di chi li ha realizzati, per raccontare qualcosa in più anche sulla vita dell’autore. 

Il libro, le origini reggine e la peculiarità delle opere sono al centro della chiacchierata che abbiamo avuto l’opportunità di fare con Antonio Federico, orgoglio di Reggio Calabria e vero esempio per tutti gli aspiranti artisti.

Come nasce l’Antonio Federico artista? Quando ha scoperto il suo talento e ha iniziato a coltivarlo?

“Penso l’abbiano scoperto gli altri. Da piccolo parlavo poco e i problemi di salute che ho dovuto affrontare mi hanno chiuso in un mondo tutto mio. Molto spesso sfogavo attraverso i fogli quello che non riuscivo a dire a parole e lì le persone notavano questa dote. Poi mi sono completamente aperto crescendo. Ho capito che in questo mondo se vuoi avere un posto devi combattere per conquistarlo.” 

Disegnare bene non è facile, ma utilizzare le proprie opere per sottolineare temi d’attualità ed emozionare la gente rappresenta qualcosa di straordinario. Quanto conta il lato umano nelle sue opere?

“Chi ha una dote artistica ha il dovere di far del bene e mettere l’arte al servizio di tutti. Il messaggio è la cosa più importante. Non mi importa curare tanto l’estetica, quanto trovare invece un certo equilibrio tra bellezza e significato. Un’opera deve essere bella ma non stupefacente e ricca di particolari. L’obiettivo è di arrivare alla gente attraverso un messaggio forte.”

Cosa ha significato, per la sua nascita e crescita da artista, essere reggino? La città di Reggio le ha lasciato qualcosa?

“Mi sono mancate tante cose e ho cercato con più costanza di averle. Come, ad esempio, una scuola che si dedicasse al disegno e fumetto e non sono mai riuscito a trovarla. Per quello ne ho formata una proprio lì. Reggio mi ha certamente aiutato a tirar fuori il massimo perché mancava in alcune cose. Credo che la vita è quella che influenza, non tanto il contesto in cui vivi ma come agisci al suo interno. Qualche opportunità mancata, l’ho cercata poi fuori. La città mi ha tolto qualcosa da un punto di vista, ma mi ha anche dato tanto in termini di calore della gente, il clima, il mare e la bellezza della natura.”

Antonio Federico - libro l'umanità cercata ed illustrata-3

Perchè ha deciso di pubblicare il libro “L’umanità cercata ed illustrata” e cosa spera di trasmettere con il suo scritto? 

“Riprende sostanzialmente gli obiettivi della pagina. Vorrei trasmettere umanità e sensibilità verso il prossimo. Il libro permette di scoprire delle persone nuove e storie che grazie alla pagina ho conosciuto anch’io. Parla del senso dell’esistenza e del rapporto tra vita e morte, oltre ad essere anche autobiografico per certi aspetti. Racconto l’amore trasmesso dai miei genitori, la formazione tra i banchi di scuola e c’è un po’ di ‘calabresità’ vissuta che mi ha permesso di diventare quello che sono, sviluppando la mia sensibilità. Affronto storie personali, dando anche spazio a quello che mi ha colpito nelle persone illustrate sulla pagina, perché con le loro vite sono esempio per gli altri.

Il libro lo presenterò anche a Reggio, ci tengo tanto. Ho sentito già qualcuno e mi hanno proposto di fare qualcosa di molto bello in grande. Stiamo solo aspettando per cercare di capire le normative anti-Covid del periodo.”

Ad un giovane artista che sogna di trasformare la sua passione in ragione di vita, cosa si sente di consigliare?

“Gli direi di crederci. Non sono affatto diverso da lui, ho solo esperienza e più tempo dedicato con molta forza. Se c’è qualcosa che ti piace, falla. Se ci impegniamo, veniamo premiati nel modo giusto. È importante sbagliare per capire e potersi rialzare. Nella vita nulla è facile, ma tutto quello in cui si vuole credere va gestito con sacrifici e passione. Serve tanta forza di volontà, perché deriva tutto da quello.”

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