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Lunedì, 29 Aprile 2024
La stangata dei rientri di Natale

Rincaro degli aerei nelle feste, Adoc Reggio prepara iniziative di contrasto

Il presidente reggino dell'associazione consumeristica promossa dalla Uil si scaglia contro "l'ennesimo sopruso subìto da questo territorio"

"Come ogni anno in vista delle ormai vicine festività natalizie, tornano a salire le tariffe aeree. Reggio Calabria, ancora una volta, è penalizzata dalla politica delle compagnie aeree che si affidano agli algoritmi che, stranamente, finiscono per far fare i balzelli più pesanti alle tariffe proprio nei periodi festivi e, quindi, di accentuato spostamento delle persone". Lo dichiara Antonino Ennio Verduci, presidente Adoc (Associazione Nazionale per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) Reggio Calabria.

Afferma Verduci in una nota: "E’ una cosa inaccettabile! E’ un sopruso! L’ennesimo che le cittadine ed i cittadini reggini sono costretti a patire". E fa notare che quest’anno gli aumenti, a causa dell’inflazione galoppante e dei rincari dei carburanti, sono ancora più sensibili e lo sforzo economico da sostenere più pesante. E questo, sottolinea Verduci, si inserisce in un quadro già reso difficile dalla scarsità di vettori aerei che scelgono la pista del Tito Minniti per atterrare o decollare, rendendo l’isolamento di questa fetta di territorio sempre più opprimente.

Nella nota si esaminano alcune situazioni concrete: "Se un reggino volesse partire da Roma Fiumicino, con volo diretto, per ritornare a casa e passare il Natale con i propri familiari (con partenza il 23 dicembre e ritorno il 26 dicembre) dovrebbe sborsare una cifra esagerata con quella che era la nostra compagnia di bandiera. Peggio andrebbe se il nostro concittadino dovesse fare ritorno in riva allo Stretto partendo da Milano Malpensa. In questo caso, infatti, il programma online che abbiamo usato per trovare il biglietto non ci consentirebbe di sfruttare un volo diretto e ci chiederebbe di sborsare una cifra inaccettabile per salire a bordo di due vettori differenti ed impiegarci più di un giorno per ritornare a Reggio Calabria".

Continua il presidente Adoc Reggio: "Se, invece, decidessimo di rientrare in Calabria dal Lazio in questi giorni di novembre il costo da sostenere sarebbe di poco superiore ai 150 euro. Come si può facilmente intuire ci troviamo di fronte ad una vera e propria discriminazione, l’ennesima, perpetrata ai danni del Mezzogiorno". Per mettere riparo a questa situazione, insieme ai vertici dell'associazione promossa dalla Uil, da sempre attenti a queste problematiche, la sezione reggina si attiverà in tutte le sedi per un pronto intervento sull’ennesimo rialzo dei voli aerei a danno di lavoratori e studenti che tornano a casa durante le feste. Conclude Verduci: "Allo stesso tempo, solleciteremo la politica e le istituzioni locali ad assecondare la nostra iniziata di assistenza e tutela dei consumatori calabresi e, in particolare, reggini". 

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