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Lo striscione del Granillo fa riflettere, Amato: "Mi auguro che questa iniziativa si moltiplichi"

La situazione dell'Aeroporto dello Stretto, con tagli ai fondi e voci di chiusura nel 2020, è stata evidenziata da alcuni tifosi amaranto durante la partita tra Reggina e Picerno

Lo sport come veicolo sociale per messaggi di stretta attualità politica ed economica. Spesso abbiamo assistito a voci del mondo del calcio scuotere l'ambiente e far cambiare qualcosa anche in campi che con un pallone che rotola hanno apparentemente poco in comune. A Reggio, una squadra come la Reggina attira costantemente a sé l'attenzione dell'intera città e non potrebbe essere altrimenti, a maggior ragione in un periodo in cui l'entusiasmo è ritornato a toccare picchi di spessore. La cavalcata degli amaranto verso la Serie B s'intreccia con la delicata questione Aeroporto dello Stretto, dove gli scenari sembrerebbero opposti alla rinascita della società di Luca Gallo.

I sindacati s'interrogano sulla chiusura dello scalo

Durante la partita casalinga giocata ovviamente al Granillo contro il Picerno, sulle tribune dello stadio è apparso uno striscione chiaramente riferito alle recenti vicende dello scalo reggino, con tagli ai fondi e voci che parlando di chiusura nel prossimo futuro. La frase esposta da alcuni tifosi, tra cui anche dei dipendenti di Alitalia, recitava "Presidente, la Reggina in A da dove volerà?". Accantonando per un attimo i legittimi e ora più che mai possibili sogni di gloria amaranto, è lecito concentrarsi sulla reale problematica dell'aeroporto. La domanda posta dai sostenitori è il quesito a cui l'interno territorio cerca una risposta.

Sulla vicenda è intervenuto anche il professore Pasquale Amato, attraverso il proprio profilo facebook: "La Reggina è capolista nel girone C di Serie C dopo la vittoria con il Picerno per 4-1. Durante la gara - scrive Amato - Palma M Spataro, Lucia Rotolo e altre amiche e colleghe di Alitalia hanno voluto evidenziare il pericolo che corre l'Aeroporto dello Stretto e dare una spallata per favorire una presa di coscienza collettiva sul problema prioritario per l'intera comunità della città Metropolitana. Mi auguro che questa iniziativa si moltiplichi e diventi virale a Reggio e negli altri 96 comuni della Città metropolitana. E anche tra i reggini della diaspora che soffrono per la chiusura delle tratte e per la muraglia delle tariffe."

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