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La protesta

Fare ambiente, davanti al Giudice di pace due attivisti

Udienza rinviata a giugno. Sono stati citati in giudizio per aver difeso gli alberi, poi abbattuti, del parcheggio del cimitero di Condera. La solidarietà del Movimento Sociale Fiamma Tricolore

Hanno difeso gli alberi del parcheggio del cimitero di Condera e adesso sono finiti davanti al Giudice di Pace chiamati in causa dal Comune di Reggio Calabria. 

Questa mattina, per Luigi Iacopino e Simona Lanzoni dell'associazione ambientalista “Fare Verde” , rappresentati dai rispettivi avvocati, c'è stata la prima udienza che non ha registrato nessuna costituzione di parte civile ed è stata subito rinviata al 13 giugno, quando saranno sentiti i testi del Pm. 

Citati in giudizio, dunque, perché lo scorso maggio hanno protestato contro l'abbattimento degli alberi.

“Siamo andati nel parcheggio a vedere cosa stava accedendo,  perché avevamo appreso, che stavano tagliando gli alberi” racconta Simona Lanzoni.  “Quell'area era stata da poco ripulita dai rifiuti e recintata ma non c'era alcun divieto d'accesso. Siamo entrati, come associazione “Fare Ambiente”, e infatti abbiamo trovato degli operai che con la motosega stavano abbattendo gli alberi. Abbiamo detto loro di fermarsi, di sospendere quanto stavano facendo perché si procurava un danno all'ambiente. Ma non c'è stato nulla da fare e sono state tagliate oltre cinquanta piante di Pino marittimo, che è una specie tutelata dalla Regione Calabria, enormi alberi di eucalipto, secolari, alti 12 metri e molte Palme Washington”.

“Tra l'altro questi lavori - aggiunge Lanzoni -  sono stati fatti in periodo che è vietato perché vi è riproduzione dell' avifauna:  da marzo a settembre. Infatti tra i rami degli alberi abbattuti, abbiamo trovato molti nidi. Abbiamo raccolto la documentazione e poi abbiamo fatto un esposto alla Procura. Non ci aspettavamo di essere citati in giudizio dall'Amministrazione comunale, è una vicenda grottesca che fa riflettere. Ci saremmo aspettati un confronto con l'amministrazione non di certo di doverci difendere”. 

Perdere tanti alberi, anche secolari, è un danno enorme. Gli alberi hanno la capacità di sottrarre   la CO2 dall’atmosfera per trasformarla in biomassa. Non tutti lo sanno o fanno finta di non sapere, questa è la triste realtà. Noi cerchiamo di spiegarlo nel modo più semplice possibile. Secondo gli scienziati l’unico rimedio per mitigare gli effetti nefasti del clima impazzito è proprio la messa a dimora di miliardi di alberi in tutto il pianeta, ricostruendo le foreste e rendendo verdeggianti le città. Un albero o una pianta è tanto più patrimonio collettivo quanto più è vecchia ed aumenta di peso, poiché quello è tutto peso di CO2 sottratta all’atmosfera nel corso di decenni o secoli di vita. Adesso per rimediare al danno occorrerebbe piantare altri alberi, ma essendo giovani e piccoli per compensare ne servirebbero almeno  trecento . Qui invece si pensa ancora a tagliare e a coprire le piazzette con l'asfalto”. 

“Gli obiettivi dell'Agenda 2030 parlano chiaro: dobbiamo ridurre l’impatto ambientale negativo pro-capite delle città, prestando particolare attenzione alla qualità dell’aria e alla gestione dei rifiuti urbani e di altri rifiuti. Si dovrà fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per donne, bambini, anziani e disabili, e noi - conclude - crediamo in queste politiche e ci battiamo affinché si realizzino”.

La solidarietà del Movimento Sociale Fiamma Tricolore

"Accade così che tra un’opera di distruzione e l’altra, in mezzo alle mille discariche abusive che ammorbano la città, tra una perdita d’acqua e una di fogna, l’amministrazione comunale - scive la segreteria cittadina del Movimento Sociale Fiamma Tricolore - trovi il tempo di denunciare gli attivisti dell’associazione Fare Verde, rei di aver denunciato e presentato un esposto alle forze dell’ordine circa l’abbattimento indiscriminato di oltre 50 alberi presso il parcheggio del cimitero comunale di Condera per l’avvio dell’ennesimo cantiere fantasma.

In una città in cui il punteruolo rosso ha devastato la quasi totalità delle palme, la caduta improvvisa di alberi malati, non potati e non curati da tempo ha più volte messo a rischio la vita dei cittadini, e solo per mera fortuna non è finita in tragedia, si avviano all’improvviso dei lavori con cui vengono abbattuti alberi sanissimi trasformando lo stesso parcheggio del cimitero in un cimitero del verde. Da allora tutto è abbandonato.

Dopo aver appreso degli attivisti dell’associazione “Fare Verde”  e della denuncia a loro carico da parte del comune di Reggio Calabria, lo stesso comune che dimentica di costituirsi parte civile contro il proprio sindaco e l’intera giunta comunale precedente per il processo Miramare, il Movimento Sociale Fiamma Tricolore esprime tutto il proprio disprezzo per tale gesto ed è solidale nei confronti degli attivisti e cittadini Luigi Iacopino e Simona Lanzoni per la denuncia subita nonostante il loro operato a difesa del verde cittadino e degli interessi di tutta la comunità reggina".

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