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Sabato, 27 Aprile 2024
Difesa dell'ambiente

Nell'area protetta Natura 2000 arrivano i divieti della Regione a tutela di tartaruga e fratino

Apprezzamento delle associazioni ambientaliste per la nota rivolta ai comuni della Rete per difendere le specie evitando comportamenti dannosi

La Regione avvisa i Comuni per mettere in campo azioni concrete nella tutela degli arenili che ricadono nella rete Natura 2000 (di cui fanno parte circa cinquanta Zps nella città metropolitana reggina, tra cui l'importante area della Costa Viola). Con una nota (protocollo 244072 del 30.05. 2023) pubblicata dal dipartimento territorio e tutela dell’ambiente della Regione Calabria (settore 3 “parchi e aree naturali protette”), indirizzata a tutti i comuni rivieraschi, si evidenzia la necessità di attivare azioni concrete, ed utili, per la salvaguardia di specie e habitat particolarmente protetti sia a livello nazionale che comunitario. Apprezzamento in merito è stato espresso dalle associazioni Lipu BirdLife Calabria, Italia Nostra, Stazione Ornitologica Calabrese, Caretta Calabria Conservation e Altura, da anni impegnate in attività di monitoraggio, tutela e valorizzazione di specie e habitat costieri della Regione Calabria.

Nella nota si vieta espressamente in tutti i comuni ricadenti all’interno della Rete Natura 2000 (aree in cui valgono apposite misure di conservazione sito specifiche stabilite dall’art. 6 commi 1 e 2 della direttiva Habitat) i seguenti comportamenti: l’utilizzo di mezzi meccanici per la pulizia della spiaggia; il transito sul litorale di fuoristrada o altri mezzi meccanici; lo sbancamento, lo spianamento e le altre alterazioni del profilo dunale. Azioni il cui divieto è raccomandato anche nei comuni esterni alla Rete Natura 2000.

Questo intervento, scrivono le associazioni in una nota congiunta, "risulta necessario per la salvaguardia della tartaruga marina Caretta caretta, di cui la Calabria è principale sito riproduttivo a livello nazionale, nonché per il fratino Charadrius alexandrinus, piccolo trampoliere di interesse comunitario, anch’esso minacciato dalla progressiva degradazione delle spiagge, suo habitat naturale".

L'atto della Regione fa riferimento inoltre alla tutela degli habitat costieri, specificando che il passaggio e l’utilizzo di mezzi meccanici con le pratiche sopra descritte, determina la rimozione di specie tipiche come il giglio di mare Pancratium Maritimum protetta a livello regionale e dell’Efedra Ephedra Distanchya, endemismo a rischio estinzione. Gli habitat costieri sono anche importanti come zona di sosta e alimentazione per diverse specie di uccelli durante il periodo migratorio. In aggiunta, la nota informa che, in base all’art.63 della legge regionale n. 22 del 24/05/2023 (norme in materia di aree protette e sistema regionale della biodiversità), chiunque violi i divieti o gli obblighi previsti dalle misure di conservazione dei siti Natura 2000, oppure, nei medesimi siti, realizzi interventi senza un’appropriata Valutazione di Incidenza Ambientale, è soggetto, in base alla gravità, ad una sanzione amministrativa che varia da 250,00 a 9.000,00 euro.

Concludono le associazioni: "Quanto emanato dalla Regione Calabria è importante per la tutela del 'capitale naturale' regionale, uno strumento utile a disposizione dei cittadini e delle associazioni, che va supportato fornendo alle amministrazioni locali strumenti necessari e maggiori risorse funzionali". 

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