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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Antenne 5G pericolose? Falcomatà resta in silenzio e Imbalzano tuona: "Fatto grave"

Il consigliere comunale di FI sottolinea che i cittadini di Saracinello, Trabocchetto, Cardinale Portanova, Spirito Santo, Mosorrofa, "assistono impotenti all’implementazione di questa nuova tecnologia"

"Riteniamo grave che il sindaco di Reggio non abbia offerto risposta all’interrogazione che abbiamo sollevato, oltre 30 giorni fa, in tema di sospensione all’installazione e sperimentazione di antenne a tecnologia 5G sul territorio del Comune di Reggio, visto che è sempre più crescente la preoccupazione dei cittadini che nei diversi quartieri di Saracinello, Trabocchetto, Cardinale Portanova, Spirito Santo, Mosorrofa, solo per citare alcuni, assistono impotenti all’implementazione di questa nuova tecnologia mentre in altre realtà, come la limitrofa Villa San Giovanni e persino nella dirimpettaia Messina, si è proceduto anzitempo all’emanazione di ordinanza contingibile e urgente per impedirne la sperimentazione".

Imbalzano Pasquale-2Lo afferma Pasquale Imbalzano, (nella foto), consigliere comunale di Forza Italia, già propositore nello scorso mese di aprile di sindacato ispettivo su un tema che coinvolge la tutela dell’ambiente e del diritto alla salute, che aggiunge "lo stesso primo cittadino ha istituito un gruppo tecnico di lavoro per approfondire e chiarire le possibili implicazioni derivanti dall’utilizzo della tecnologia 5g, coinvolgendo, tra gli altri, l’Università mediterranea, ma senza che dallo stesso confronto sia ancora emerso un documento definitivo e ufficiale".

"Se, per un verso, - prosegue Imbalzano - è vero che ancora non esistano evidenze scientifiche da parte delle autorità nazionali e internazionali che confermino la nocività della diffusione di queste onde elettromagnetiche, per altro verso ciò che preme sottolineare è che sia necessario agire immediatamente nei termini di una sospensione alla sperimentazione di tale tecnologia fino a quando non si sia definitivamente chiarito quali siano le implicazioni sulla salute derivanti dal relativo utilizzo, applicando la cautela e lo scrupolo necessario che il caso richiede, criterio d’azione peraltro assorbito nel nostro ordinamento in ragione del consolidato principio di precauzione e azione preventiva in materia ambientale dettato dell’art. 191 del trattato sul funzionamento dell’ Unione Europea".

Per questo motivo, è stato richiesto anche l'intervento del prefetto Mariani, "affinché spinga il nostro refrattario sindaco a provvedere senza ulteriore indugio all'assolvimento dei doveri istituzionali imposti da norme regolamentari e nello stesso tempo dia seguito, in ossequio al criterio di scelta, declamato a ogni piè sospinto, del buon padre di famiglia, alla pubblicazione di ordinanza urgente sempre più pressantemente richiesta da cittadini e associazioni".

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