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L'intervento / Antonimina

No all'eolico ad Antonimina: l'opinione di Terra e libertà Calabria

Il movimento: "I cittadini si battono invece perché ogni risorsa e ogni impegno convergano verso la cura delle peculiarità eco sistemiche e storico antropiche di tutti i luoghi della terra"

"La manifestazione di Antonimina, ennesimo episodio della reazione contro il massacro del territorio che sta montando in tutta la Calabria, ha rivendicato la necessità e l'urgenza di un approccio complesso alla crisi ecologica, declinata invece dai sistemi di comando economico esclusivamente come cambiamento climatico e problema energetico".

Così il movimento Terra e libertà – Calabria che in una nota aggiunge: "In questa prospettiva riduzionistica le elites politiche e tecno economiche trattano i territori come spazi fisici neutri in cui dislocare mega impianti di produzione energetica con le infrastrutture funzionali alla loro realizzazione. 

I cittadini convenuti ad Antonimina si battono invece perché ogni risorsa e ogni impegno convergano verso la cura delle peculiarità ecosistemiche e storico/ antropiche di tutti i luoghi della terra. Bisogna riconnettere alla specificità dei territori i modi di vivere e tutte le attività produttive, bisogna dedicarsi alla rigenerazione ecologica dei contesti locali; l’eolico e il fotovoltaico stragisti vanno nella direzione contraria: sono un pesante contributo alla destrutturazione ecosistemica di questi contesti". 

"Tra il popolo di Antonimina, consapevole dell’insieme di relazioni (materiali e immateriali) che ci collegano ai luoghi, alla terra e al cosmo, e chi sta cavalcando l’onda verde per fare soldi - conclude il movimento Terra e libertà – Calabria - la partita è aperta. Ma il suo esito non è scontato, e chi pensava di amministrare senza contrasti la distruzione del territorio sta cominciando a capirlo".

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