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Cronaca

I commissari vogliono tagliare le spese dell'Asp, incarico a un legale sui fitti passivi

L'Azienda sanitaria provinciale, nonostante abbia diversi immobili di proprietà, continua a pagare numerosi contratti di locazione passiva, assegnato ad un avvocato l'incarico di avviare una ricognizione analitica

L’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria vuole dismettere o quantomeno rinegoziare i contratti di locazione passiva. L’azione di verifica e ricognizione, su indicazione dei commissari Giovanni Meloni, Maria Carolina Ippolito e Domenico Giordano, è stata affidata all’avvocato Alessandro Ardiri del foro di Messina. Tutto nel “solco della intrapresa politica del risparmio” avviata dalla triade commissariale dal giorno dell’insediamento.

La decisione della triade commissariale, come si legge nella delibera che predispone l’incarico legale, è legata al fatto che “la gestione patrimoniale, negli anni, non è stata oggetto di attenzione e cura, fino al punto di far rimanere misconosciuta l’effettiva consistenza del patrimonio”.

Una situazione di “buio totale” sulle proprietà dell’Azienda sanitaria provinciale che ha avuto come “diretta conseguenza la mancata valorizzazione o dismissione di alcuni cespiti, con la contemporanea presenza di contratti di locazione passiva”,

Una situazione che, per i commissari prefettizi, “oltre ad inficiare la veridicità dei documenti contabili, conduce a inevitabili sprechi”.

L’Asp, infatti, nonostante abbia in proprietà numerose strutture continua a pagare tanti fitti e, insieme alla ricostruzione del fascicolo immobiliare, per i commissari “diventa urgente la predisposizione di un progetto di riorganizzazione degli uffici, che possa tener conto di eventuali impedimenti di natura giuridica o tecnica all’utilizzo delle strutture di proprietà”.

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