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Venerdì, 26 Aprile 2024
La polemica

Bando forestazione Pnrr, Fuda: "Metrocity in regola con scadenze, progetti raddoppiati"

Il consigliere metropolitano delegato all'ambiente fa chiarezza dopo il caso sollevato a livello nazionale dalla relazione della Corte dei Conti

Dalla città metropolitana arriva un chiarimento dopo che Reggio Today aveva sollevato la questione della spesa dei fondi Pnrr destinati alla sostenibilità ambientale, di cui si sta parlando a livello nazionale e con particolare riferimento alla recente relazione della Corte dei Conti sul grande progetto di riforestazione già avviato tre anni fa dal precedente ministero della transizione ecologica.

Il consigliere metropolitano delegato all'ambiente, Salvatore Fuda, interviene sulle polemiche spiegando che per la città metropolitana di Reggio Calabria (una delle 14 interessate dal programma), "le scadenze ministeriali sono state pienamente rispettate, Reggio spende bene e più di quanto inizialmente previsto". Fuda aggiunge che la piantumazione degli alberi sarà effettuata nei tempi forniti dagli esperti. 

Afferma Fuda: "Abbiamo ribaltato l'antico adagio per il quale i fondi destinati al Sud tornano indietro perchè non spesi. La Metrocity ha addirittura raddoppiato i progetti finanziati completando l'acquisizione di 184mila piante, che saranno piantumate secondo un cronoprogramma che massimizza le percentuali di buona riuscita degli interventi".

L'iter di svolgimento del bando e il progetto della Metrocity reggina

Il consigliere metropolitano entra nel merito dell'iter di svolgimento dei progetti del cosiddetto "bando forestazione" finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dove da Palazzo Alvaro sono stati presentati interventi per complessivi 19 milioni di euro, di cui 8 milioni ottenuti nella prima annualità, da utilizzare per l'implementazione del patrimonio forestale di tutto il comprensorio metropolitano. "Il bando Pnrr sulla forestazione urbana delle città Metropolitane è una grande occasione per il nostro territorio - dice Fuda - Il nostro ente ha rispettato le scadenze in maniera scrupolosa, attenendosi alle indicazioni fornite dal Ministero e, a dispetto di una sorta di polemica che inizia a serpeggiare in ambito nazionale, porterà a termine i progetti nei tempi previsti, costituendo un decisivo miglioramento in termini di cura, valorizzazione ed ampliamento del proprio patrimonio boschivo e della sostenibilità ambientale del nostro territorio". 

Gli interventi di forestazione previsti nei due progetti ammessi a finanziamento per la prima annualità, per una dotazione finanziaria pari al doppio di quella originariamente prevista, saranno dislocati su varie zone del territorio metropolitano, dal versante tirrenico fino all’alto Jonio, nel rispetto dei parametri dimensionali e funzionali previsti dal bando ministeriale. I due progetti intervengono rispettivamente su 5 ed 8 diverse aree del territorio, per complessivi 92+92 ettari, e prevedono la messa a dimora e la successiva piantumazione dei vegetali, e sono comprensivi anche della fase di mantenimento da svolgere per i cinque anni successivi alla realizzazione, supportata da un attento monitoraggio condotto dagli uffici di Palazzo Alvaro con l’ausilio del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Ha spiegato il Delegato Fuda: "La Città Metropolitana è stata particolarmente virtuosa rispetto ad altri territori, tanto da meritare nei fatti un raddoppio delle risorse messe a disposizione, impiegando i fondi rimasti inutilizzati da altre città metropolitane. Non sappiamo se questo possa essere considerato un risultato che da fastidio a qualcuno - ha aggiunto - ma di certo c'è che le nostre attività vengono costantemente monitorate dalle autorità ministeriali ed il nostro lavoro, seguito efficacemente dai funzionari del settore Pianificazione e Valorizzazione del Territorio, rispetta al momento pienamente vincoli ed obiettivi forniti dal Governo e condivisi nel cronoprogramma progettuale".

L'intento non è semplicemente spendere nei tempi previsti, ma anche quello di raggiungere pienamente gli obiettivi dell'intervento: "Non a caso - dice ancora Salvatore Fuda - abbiamo scelto di condividere questo percorso con i Consorzi di Bonifica, con professionisti e dipartimenti universitari qualificati che conoscono perfettamente il territorio e possiedono gli strumenti e le competenze per una perfetta riuscita degli interventi".

Le scadenze e il cronoprogramma, appena entrato nella seconda fase del progetto 

Riguardo i tempi di attuazione, continua il consigliere delegato, "la Metrocity di Reggio ha rispettato in tutto e per tutto la scadenza fissata dal MInistero al 10 dello scorso mese di dicembre". Secondo quanto si rende noto da Palazzo Alvaro si è infatti riusciti ad acquisire e collaudare, nonostante la convenzione di finanziamento con il Ministero sia stata sottoscritta solo il 24 novembre 2022, la messa a dimora delle piante (da non confondere con la piantumazione in situ, delle specie vegetali), complessivamente 184mila, e contribuendo, in misura doppia a quanto originariamente previsto, al raggiungimento del target nazionale pari a 1.650.000 piante messe a dimora entro il 10 dicembre 2022. "Addirittura - rileva Fuda - siamo andati oltre le prescrizioni fornite, visto che era consentita perfino la messa a dimora dei semi e noi, per una maggiore efficacia, siamo riusciti, nei termini previsti, ad acquisire piantine già formate, massimizzando quindi le percentuali di riuscita del progetto. D'altronde il corretto operato del nostro Ente è stato anche certificato e collaudato dai tecnici del gruppo di lavoro alla presenza anche di qualificati esperti del Dipartimento di Agraria dell'Università Mediterranea".

Adesso si entra nella seconda fase del progetto, con la piantumazione effettiva degli arbusti, che sarà avviata in coerenza con le tempistiche richieste dalle varie specie vegetative, anche al fine di garantire un processo di attecchimento e rimboschimento efficace e duraturo. L'attività è stata già inoltre sottoposta dal Ministero alla Commissione Europea che si è limitatata a chiedere, come ulteriore chiarimento, già fornito, i tempi previsti di piantumazione di una specifica specie.

Il cronoprogramma - come specificato dagli uffici - prevede l'avvio dei lavori nel mese di maggio, con la pulizia e la preparazione delle aree interessate dagli interventi, e successivamente la piantumazione in loco, che avverrà seguendo le indicazioni degli esperti, presumibilmente a cominciare dal mese di settembre, cosi da ridurre il rischio di insuccesso ed in coerenza con il cronoprogramma trasmesso al Ministero. I tempi prospettati potrebbero subire variazioni legate all’andamento climatico che si registrerà sul territorio ed alla conseguente opportunità di effettuare le piantumazioni delle singole specie previste. 

Il report della Corte dei Conti sulle piante e i "progetti in essere", ecco di cosa si tratta

ReggioToday aveva segnalato, chiedendo chiarimenti alla Città Metropolitana, la relazione della Corte dei Conti sullo stato dell'opera del progetto nazionale, nella quale le indagini condotte sui territori interessati avevano fatto scaturire alcuni rilievi negativi a carico di varie città metropolitane, tra cui Reggio Calabria, per la quale si citava la presenza di alberi già piantati e di specie diversa da quella prevista, e soprattutto trovate in stato di abbandono. Sul punto si replica da Palazzo Alvaro che i giudici contabili hanno esaminato anche lo stato dei 'progetti in essere', ovvero progetti avviati nell’ambito delle due annualità del piano nazionale di riforestazione urbana (cosìdetti Clima 1 e Clima 2) inseriti dal Ministero a supporto della strategia complessiva. Si tratta in questo caso di parchi urbani più che di veri e propri boschi. Per questi progetti la Città Metropolitana è soggetto beneficiario mentre soggetti attuatori sono per la prima annualità il Comune di Cittanova e per la seconda l’Università Mediterranea. Per il primo progetto (Clima 1), sito su terreno di proprietà del comune di Cittanova, a luglio 2022 risultavano piantumate circa 2500 piante su un totale previsto di 2830. A luglio 2022 i relativi lavori sono stati sospesi per la redazione di una perizia di variante di recente approvata dal Ministero competente. I lavori riprenderanno a breve per essere conclusi nei prossimi due mesi. Il monitoraggio è affidato al Dipartimento di Agraria, che ha eseguito un sopralluogo a dicembre non segnalando alcuna criticità. Eventuali piante non in salute (nel report della Corte dei conti si parlava di alberi "infestati") saranno sostituite a totale carico dell’impresa esecutrice.

Riguardo la diversa specie piantata, dalla Metrocity si spiega che la piantumazione di alcuni pioppi del tipo Populus nigra italicus in luogo del tipo Populus alba europea, è una scelta condivisa con il dipartimento di Agraria della Mediterranea e autorizzata anche dal Ministero. Si tratta infatti di una specie arborea ritenuta dagli esperti pienamente compatibile con gli areali fitoclimatici dell’intervento e tale sostituzione non viene considerata critica, contrariamente a sostituzioni effettuate da altre Città Metropolitane, come evidenziato anche nella relazione della Corte dei Conti.

Il progetto ammesso per la seconda annualità (Clima 2) è invece in corso di realizzazione su un’area di proprietà dell’Università Mediterranea e realizzato a cura della medesima. I lavori sono stati avviati nel mese di ottobre 2022, nei termini imposti dalla procedura ministeriale, ed allo stato risultano messe in situ ben n.4145 piante su un totale previsto di 5049. Da Palazzo Alvaro si sottolinea come "il mero confronto con le criticità riportate nella relazione della Corte dei Conti per i progetti in essere relativi ad altre città metropolitane dà pienamente conto dei risultati già raggiunti dalla città metropolitana di Reggio Calabria".  

"Ancora una volta - commenta Salvatore Fuda - dimostriamo la straordinaria capacità progettuale ed operativa del nostro Ente. Ed il fatto che altrove le cose siano andate diversamente non fa che aumentare il valore del lavoro portato avanti dai nostri tecnici. Spesso si dice che fa più rumore un albero che cade piuttosto che una foresta che cresce. Nel nostro caso, le foreste che stiamo piantando non faranno rumore, ma certamente miglioreranno in maniera sensibile la qualità della vita e la sostenibilità ambientale del nostro territorio. D’altronde - conclude - proprio la relazione della Corte dei Conti, sia per i progetti nuovi che per i progetti in essere attesta perfettamente lo stato dei fatti da me illustrati. Nel frattempo, riferendomi alla polemica ingenerata a livello nazionale, mi pare plausibile che in questi boschi, seppure non ancora realizzati, qualcuno stia rischiando di essersi già perso, probabilmente per la scarsa capacità di orientamento nella lettura dei documenti”.

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