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Promozione del territorio / Fiumara

Borgo Croce piace a tutti, ma ora le istituzioni si occupino della strada per raggiungerlo

La coloratissima frazione di Fiumara è virale sui media e inizia ad attirare l'attenzione della politica ma per l'associazione è importante che la zona sia collegata

I media ne parlano ed è diventato virale in rete, dove i blogger raccontano le loro straordinarie esperienze di visita: la politica, si sa, ha bisogno di sollecitazioni eclatanti e così finalmente le istituzioni si sono accorte di Borgo Croce, piccolo centro a Fiumara di Muro, dove l'associazione creata da Maria Grazia Chirico da due anni ha intrapreso un'opera di rigenerazione di strade e case colorandole in modo originale e con il solo contributo di questo gruppo (parte degli attuali residenti, poco meno di una cinquantina).

Negli ultimi giorni, oltre agli ospiti che arrivano soprattutto nel fine settimane per vedere dal vivo questo originalissimo borgo magari adocchiato nei reel, hanno fatto capolino anche alcuni rappresentanti istituzionali. "Al momento non ci sono state fatte proposte - spiega Chirico - ma penso che presto ce ne saranno, perché è evidente il cambiamento che abbiamo realizzato: per capirlo basta notare quello che accade il sabato e la domenica, con la presenza di molta gente in un luogo dove prima c'era soltanto chi abita qui. E se la strada fosse nelle condizioni migliori arriverebbero tantissime persone in più". 

Un gioiello difficile da raggiungere, come l'intera vallata del Catona, che chiede da anni un collegamento 

E' il solito muro, talvolta invalicabile, che frena lo sviluppo dei nostri territori, quello dei collegamenti che non esistono o sono inefficienti, inaccessibili, rischiosi. In questo caso si tratta di una rivendicazione di lunga data per comuni e popolazioni della vallata del Catona, che chiedono il completamento della strada a scorrimento veloce San Roberto-Fiumara-Campo calabro, progetto dell'Anas che risale al 1996 e di cui dopo lavori lentissimi il cui primo lotto fu finito nel 2010 lasciando l'arteria incompiuta.

Per raggiungere Borgo Croce, così come il centro di Fiumara, prima di imboccare una via interna verso il paese c'è la famigerata strada provinciale 6, della quale l'amministrazione comunale ha spesso segnalato l'urgenza di una messa in sicurezza e risanamento. Tra buche, crescita incontrollata di siepi e rischio di smottamenti, lo stato della Sp, simile nei fatti a una mulattiera, è il grande ostacolo alla rinascita di quest'area. 

"Il borgo si sta spopolando perché nel tempo molti abitanti sono partiti per il nord in cerca di lavoro - continua Maria Grazia Chirico - ma ce ne sono stati pure altri che si sono semplicemente spostati nella stessa provincia di Reggio, ad esempio a Campo calabro o a Villa, solo per non essere più isolati.

Ecco, se qualche politico mi dicesse che ci aiuta finanziariamente io sarei grata - precisa - ma quello che davvero vorrei sentire è che risolveranno la situazione della strada. Non riguarda solo Croce, ma l'intera vallata, dove una popolazione numerosa è tagliata fuori dalla città metropolitana. D'inverno il maltempo qui se si verificano frane può significare il completo isolamento". 

L'associazione ha iniziato a realizzare un'area attrezzata per i bambini

I visitatori del borgo a colori non si stanno facendo scoraggiare - è una resilienza genetica, tutta delle nostre latitudini, quella di superare gli ostacoli e andare avanti anche da soli e la politica se ne approfitta crogiolandosi nell'ignavia o il disinteresse - e ormai ogni week end l'animazione tra i vicoli si ripete gioiosa.

La storia dei ragazzi dell'associazione, rimbalzata sul web, è ormai diventata un'avventura leggendaria: riflettendo sullo spopolamento del paese, che è inarrestabile dagli anni Sessanta, Maria Grazia riunisce una decina di residenti e propone di dipingere pareti, finestre e porte delle case, strade e pietre, usando il materiale delle proprie cantine. Lavorando a tarda sera, al termine delle rispettive occupazioni, i volontari danno vita al primo disegno, poi continuando a riempire il borgo di immagini meridiane, tra animali, cuori e motti in dialetto, ma anche sistemando piante, decorando le strade con girandole e gagliardetti, e creando installazioni come quelle dei grandi papaveri che oggi sono sfondo di popolari selfie.

"All'inizio ho anche ricevuto qualche due di picche - scherza la presidente dell'associazione - avevo contattato persone che per i murales mi chiedevano cifre assurde. Così abbiamo deciso che i muri resteranno come li abbiamo fatti noi, senza interventi artistici veri e propri, che non sono economicamente sostenibili. Ma credo che sia una caratteristica del borgo ed è bello e piace per questo". 

Il successo dell'idea ha condotto lo scorso aprile a costituire l'omonima associazione, che accoglie i visitatori coinvolgendo i residenti e sta organizzando iniziative ricreative come quella del prossimo 21 maggio, quando Borgo Croce sarà meta del raduno degli Igers Reggio Calabria. "Si prevede un'adesione importante e spero che riusciremo a contenerli tutti - dice orgogliosa Maria Grazia - io sono felice dell'interesse dei giovani, anche se il mio sogno è valorizzare la dimensione familiare, creare un luogo in cui genitori e figli possono mangiare un panino insieme, portare i bambini e lasciarli divertirsi liberi senza pensieri". Per questo l'associazione ha iniziato a realizzare un piccolo parco giochi, lanciando anche una raccolta fondi su Gofundme: obiettivo 3000 euro, di cui in meno di un mese ne sono già stati donati 2500. 

Il link per partecipare alla raccolta fondi per l'area giochi di Borgo Croce

"Diventerà - continua Maria Grazia - uno spazio per giocare e un'area pic nic, pensata per chi è rimasto e per chi torna". Questi ultimi, gli emigranti di almeno due generazioni consecutive, rientrano a Fiumara ogni estate: "Lo hanno sempre fatto ed è l'unico momento nel borgo siamo circa in 200. Amano il silenzio e la tranquillità, ma sono certa che vedendo più movimento non si lamenteranno perché i nostri visitatori portano allegria e non fanno chiasso.

Per realizzare questo progetto - conclude - ho fatto molti sacrifici e tutt'ora conduco una vita stressante facendo la pendolare tra Catanzaro e il borgo, e con me anche gli altri si impegnano spesso di notte pur di portare avanti le attività. Ma sono ripagata da un grande senso di benessere, sono rinata insieme al mio paese nel vedere che al posto del grigio e la solitudine ora ci sono colori e vivacità". 

Adesso tutte le energie della comunità sono canalizzate nella realizzazione del parco giochi, e in vista dell'estate si sta cercando una sede disponibile per ospitare un ostello o un b&b. Ci sono tante case abbandonate ma finora nessuno dei proprietari ha accolto questa proposta, che permetterebbe di usarle anziché tenerle vuote. Ma i ragazzi di Borgo Croce non si arrendono e proveranno ancora a convincere i proprietari. 

Borgo Croce per i suoi abitanti è calore, origine, la casa dove ritrovare se stessi e la propria storia. I centri storici svuotati si salvano se la gente resta, torna, conosce e si ferma. Se però non si riesce ad arrivare manca il primo passo del cammino. Un input che giriamo per conoscenza a Regione e Città metropolitana: sono enti reali ma in attesa di risposte da parte della politica vera, lo scorso Natale il vicesindaco di Fiumara, Fortunato Calabrò, la strada a scorrimento veloce con amara ironia aveva pensato di chiederla in dono a Babbo Natale. 

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