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Sabato, 27 Aprile 2024
L'appello

Sospendere l'attività venatoria nei territori segnati dagli incendi

La richiesta al presidente della giunta regionale arriva dai vertici delle associazioni ambientaliste ed animaliste

Sospendere l’attività venatoria per trenta giorni e vietare immediatamente e per il prosieguo della stagione di caccia, l’attività venatoria in tutte le aree percorse dal fuoco di questi giorni e non comprese nella mappa degli incendi. E’ questa la richiesta inoltrata dai vertici delle Associazioni ambientaliste ed animaliste al presidente della giunta regionale calabrese, Roberto Occhiuto.

Nella nota, firmata da: Giorgio Giovanni Berardi della Lipu; Angelo Calzone del Wwf Calabria; Anna Parretta di Legambiente Calabria e Teresa Liguori di Italia nostra, si legge: “Questi ultimi giorni sono stati caratterizzati da una situazione meteorologica decisamente critica, contraddistinta da temperature massime assai elevate, che ha determinato in tutta la Calabria una situazione di accentuato stress in molti ecosistemi”. 

"Per le specie legate ad habitat terrestri totalmente o parzialmente chiusi - si legge ancora - la situazione appare particolarmente difficile, aggravata dagli incendi che hanno recentemente interessato vaste aree del territorio calabrese (Cosentino,  Vibonese, Crotonese, Reggino e Catanzarese) e che, oltre a causare la morte di un numero imprecisato di animali selvatici, hanno limitato fortemente la disponibilità degli ambienti e delle risorse trofiche essenziali per la fauna, e ridotto, in alcuni contesti a zero le possibilità di rifugio”.

Per queste motivazioni gli scriventi chiedono: “che il Presidente della Regione Calabria, il dirigente generale del dipartimento agricoltura, caccia e pesca ognuno per le proprie competenze, pongano in essere tutti gli atti necessari al fine di sospendere a partire dalla data odierna per giorni 30, l’esercizio dell’attività venatoria nelle provincie di Cosenza, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria”.

Chiedono, infine, venga “vietata immediatamente e per il prosieguo della stagione di caccia, l’attività venatoria in tutte le aree percorse dal fuoco di questi giorni e non comprese nella mappa degli incendi, allegata al Calendario venatorio, demandando ai carabinieri forestali, alla polizia provinciale e alle forze dell’ordine competenti, il controllo dell’osservanza del predetto divieto”.  

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