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Sabato, 27 Aprile 2024
La sentenza

La Corte d'appello condanna il Gom: 600 mila euro di risarcimento per 18 infermieri

Sono state vittime di demansionamento. Per il segretario Marrari: "Serve la presenza e il supporto degli Oss 24 ore al giorno"

La Corte d’appello di Reggio Calabria, ribaltando la decisione assunta in primo grado, ha condannato il Grande ospedale metropolitano Bianchi Melacrino Morelli a risarcire 18 infermieri, - come riferisce il sindacato Nursind - considerati vittime di demansionamento.

I lavoratori, assistiti dall’avvocato del Nursind Domenico De Angelis, per anni sono stati obbligati a ricoprire mansioni come quelle igienico-sanitarie, ausiliarie e di supporto, che non competono, per profilo professionale, all’infermiere. Ciò è accaduto fino al maggio 2018, quando finalmente sono stati assunti i primi operatori socio sanitari.

I risarcimenti ammontano a una cifra che supera complessivamente i 600 mila euro. La sentenza interessa professionisti impiegati presso l'Unità operativa complessa di nefrologia e dialisi e l'Uoc di oncologia.

Nei prossimi mesi il Tribunale sarà chiamato, per quanto concerne le cause di demansionamento, a pronunciarsi anche per le altre unità operative, oltre che per ulteriori cause risarcitorie avviate dal Nursind territoriale relativamente al bonus Covid, buoni pasto, vestizione e svestizione, incentivi plasma.

“Ci poniamo come baluardo a tutela della professione infermieristica – afferma il segretario di Reggio Calabria, Vincenzo Marrari -, e abbiamo come obiettivo quello di garantire ai lavoratori di operare in un contesto di piena valorizzazione economica, contrattuale e di rispetto dei diritti della professione infermieristica, che a livello nazionale è riconosciuta come professione intellettuale.

Vincenzo Marrari Nursind Reggio CalabriaPer porre in essere la nostra opera, necessitiamo del giusto rapporto tra infermieri e pazienti, della presenza in organico 24 ore su 24 delle figure di supporto come l’oss e soprattutto che ci vengano riconosciuti tutti i diritti sanciti dai contratti e dalle vigenti normative”.

 “Sin dalla nascita del sindacato a Reggio, nel 2017, - afferma anche Michele Nucera, segretario Nursind nel P.O. Morelli e infermiere di oncologia -  ci siamo trovati di fronte ad una situazione di forte malcontento di tutti i colleghi infermieri, i quali erano demansionati praticamente da sempre.

Questa sentenza ripaga in parte anche la nostra dignità professionale che per troppo tempo è stata schiacciata dalla mancanza delle figure di supporto previste”.

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