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L'iniziativa

Sicurezza sui luoghi di lavoro, in città la campagna dell'Inail

Massimo sforzo per garantire che il lavoratore conosca ed applichi tutte le misure necessarie alla prevenzione

Forum della prevenzione “Made in Inail”, questo il titolo dato all’evento che ha visto la partecipazione dei vertici istituzionali dell’Inail ma anche illustri figure del mondo politico, professionale ed accademico, tutti insieme per parlare di come sia possibile interagire al meglio per garantire che il lavoratore conosca ed applichi tutte le misure necessarie alla prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.

Il convegno tenutosi a Reggio Calabria prosegue il percorso già avviato in altre regioni e che prevede ben 23 tappe regionali, fino all’evento nazionale conclusivo che si terrà a Roma nelle date del 26 e 27 ottobre prossimi. 

In apertura si sono registrati i saluti del presidente dell’istituto, Franco Bettoni, del commissario straordinario di “Azienda Zero”, Giuseppe Profiti, del prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, del rettore dell’Università per stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, Antonino Zumbo, del rettore dell’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti del direttore interregionale dell’Ispettorato del lavoro Area Sud, Giuseppe Cantisano, del presidente del Co.Co.Pro. Inail di Reggio Calabria, Fabio Giubilo e del direttore regionale, Fabio Lo Faro. 

Inail 2L’occasione è stata utile per esporre quanto contenuto nel Piano triennale della prevenzione 2022-2024 elaborato dall’Inail, a rappresentarlo il vicario della direzione centrale prevenzione dell’Istituto Tommaso De Nicola che ha evidenziato il ruolo inclusivo e partecipato dell’Inail, nonché l’impegno profuso nell’adozione di tale importante documento.

Il piano triennale 2022-2024 delinea la missione dell’Istituto in coerenza con la Strategia europea per la salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027 e con l’agenda Onu 2030, anticipando i cambiamenti determinati dalle grandi trasformazioni del mondo del lavoro: l’evoluzione demografica e l’invecchiamento, la transizione verde e digitale, la robotizzazione dell’industria e della logistica, il lavoro agile e in qualsiasi luogo, e il cambiamento climatico, che espone sempre di più i lavoratori a temperature torride ed eventi atmosferici estremi.

Strutturato in tre parti dedicate al contesto normativo di riferimento, ai vari tipi di rischio – tradizionali, nuovi ed emergenti – e alle iniziative promosse per affrontarli, il Piano richiama e cataloga gli strumenti messi a disposizione dall’Istituto per orientare e sostenere il processo di valutazione dei rischi, attraverso modelli, linee guida, software e servizi online che favoriscano la cosiddetta “compliance” alla salute e sicurezza delle aziende, a partire dalle piccole e medie imprese, e l’applicazione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (Sgsl) e dei modelli organizzativi (Mog), che definiscono le modalità per individuare responsabilità, procedure e risorse per la tutela dei lavoratori all’interno della struttura organizzativa aziendale.

Con la mediazione delle parti sociali, sono destinate a proseguire le iniziative di sostegno economico alle imprese per lo sviluppo di attività informative e formative e l’adozione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia finalizzate alla riduzione dei rischi, con un approccio che punta al miglioramento continuo delle misure di prevenzione. 

Nella logica di diffusione della cultura della sicurezza come processo educativo di “life-long learning”, è previsto inoltre il finanziamento di attività di informazione e formazione delle diverse figure della prevenzione presenti all’interno delle aziende.

Il dibattito si è articolato poi con due tavole rotonde la prima delle quali moderata dal presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’ Inail, Guglielmo Loy, dedicata al ruolo delle Parti sociali nella prevenzione partecipata per un lavoro sicuro, la seconda tavola - moderata dal Coordinatore della Ctts Fabrizio Benedetti - incentrata sulla tematica della diffusione della “cultura della sicurezza” nella Scuola e nelle Università. Al direttore generale dell'istituto, Andrea Tardiola, infine, sono state affidate le riflessioni finali della giornata.

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